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Arriva in libreria oggi “Il Gufo”, nuovo romanzo di Emma Saponaro (Les Flâneurs Edizioni pagg. 238 Euro 17, copertina di Alessandro Arrigo), con la prefazione di Patrizia Rinaldi.
Dopo il lusinghiero successo di pubblico e di critica ottenuto con “Se devo essere una mela” (Les Flâneurs Edizioni), Emma Saponaro pur restando dentro i temi che caratterizzano la sua scrittura fin dall’inizio, la questione di genere e le battaglie contro le violenze che le donne continuano a subire, propone un noir dai toni crudi ma con momenti di intensa ironia.
Il Gufo è il soprannome, dovuto un po’ al suo aspetto fisico, un po’ all’abitudine di lavorare di notte, di un ex commissario di polizia diventato investigatore privato in seguito a una serie di disavventure giudiziarie. Iracondo, burbero, al limite dell’alcolismo, il Gufo trascina le sue giornate fra una indagine e l’altra, strapazzando chi gli sta vicino, soprattutto le donne, compresa quella che lo ama profondamente. Tutto cambia, quando una mattina il Gufo riceve una misteriosa e-mail firmata “Madre Disperata”. Nella e-mail la donna comincia a raccontare una storia, ma senza entrare troppo nei particolari e promettendo di inviare altre e-mail con le quali spiegherà tutto.
L’entrata in scena di Madre Disperata farà deragliare il già compromesso equilibrio del Gufo, scatenando una serie di eventi tutti da gustare, prima di un finale a sorpresa.
Emma Saponaro è approdata al romanzo dopo un lungo percorso che l’ha vista dapprima blogger di successo e poi autrice di saggi psico-giuridici sulle problematiche legate all’adozione, all’abbandono e sulle violenze sulle donne. Ha scritto numerosi racconti ed è stata co-curatrice di antologie letterarie, fra le quali ricordiamo “Parole di pane”. “Il Gufo” è il suo terzo romanzo, dopo “Come il profumo” (Castelvecchi) e “Se devo essere una mela” (Les Flâneurs).
“Scrivo storie che ruotano sempre intorno a problematiche legate al mondo femminile, perché riguardano anche me, sono mie, sono nostre”, spiega l’autrice, “Continuerò a farlo finché non mi darò pace e pace me la darò quando vedrò un mondo più giusto, paritario, e le violenze e i femminicidi saranno un incubo sepolto.
Nelle pagine che scrivo ripongo la speranza di dare qualche input, alle donne, naturalmente, ma soprattutto agli uomini, per riflettere sulla ingiustizia di un mondo androcentrico”.
“È stato doloroso entrare nella mente di una tipologia di uomo che noi donne combattiamo”, continua Emma Saponaro, “Ma volevo capire, volevo avvicinarmi ai suoi pensieri e tentare di capirlo. Onestamente, anche considerando una infanzia anaffettiva e una vita difficile, non potranno mai esistere scusanti per un comportamento violento.
Dopo l’esperienza di questo libro ritengo sia quanto mai necessario un’attenzione maggiore verso i bambini, i loro sentimenti, e di fondamentale importanza l’abbattimento degli stereotipi che ancora oggi affollano le nostre vite, a cominciare dal modo in cui sono costruiti i testi scolastici della scuola primaria”.
“Ovviamente la stesura è stata molto travagliata”, conclude la scrittrice, “Prima di tutto perché mi sono dovuta calare nei panni di un uomo, di un uomo problematico e che spesso non rispetta le donne, poi perché ogni ingiustizia che colpisce una donna, la percepisco come una violenza fatta a me, personalmente”.
“Il Gufo è un romanzo che, come editori e prima ancora come lettori, stavamo aspettando. Emma Saponaro intreccia una trama fitta e oscura, in cui il confine tra colpa e innocenza sfuma nelle pieghe della coscienza, mentre le pagine scivolano con eleganza fra tensione e riflessione. Un romanzo che non si accontenta di risolvere enigmi, piuttosto sfida dilemmi morali ed esplora verità scomode”, ha dichiarato la casa editrice.
Un noir affilato, che esplora il tema della violenza sulle donne trascinando il lettore in un labirinto di segreti oscuri e dolorosi rimpianti.
BIOGRAFIA:
Emma Saponaro vive a Roma. È stata coordinatrice del Comitato di redazione della rivista semestrale Famiglia e Minori, per la quale ha pubblicato articoli a carattere psico-giuridico anche sulla violenza sulle donne. È stata co-ideatrice e co-curatrice del progetto benefico Parole di Pane conclusosi con la pubblicazione di due antologie omonime. Suoi racconti sono stati pubblicati in riviste online e in diverse antologie. È founder ed editor di iBookki, progetto editoriale di piattaforma di contenuti narrativi destinati alla Generazione Z. Ha pubblicato i romanzi Come il profumo (Castelvecchi, 2017), Se devo essere una mela (Les Flâneurs Edizioni, 2022).