Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, esprime cordoglio a nome dell’intera Giunta e di tutta la comunità regionale per il tragico epilogo dell’incidente stradale, avvenuto giovedì al Pantano di Pignola, che ha visto salire a due il bilancio delle...
“Come possiamo fare in modo che questo sia il momento più liberatorio ed entusiasmante della nostra vita di donne? È il momento in cui disponiamo dell’esperienza umana, professionale e corporea utile a sapere cosa abbiamo da offrire al mondo. Non abbiamo bisogno del permesso di nessun altro. Tutto quello che ci serve sono gli strumenti e le informazioni che ci permetteranno di entrare a grandi passi, senza rimpianti, nell’era formidabile e gioiosa che ci attende.”
Un libro sulla menopausa, Il coraggio di parlarne (Solferino, traduzione di Annalisa Di Liddo) firmato dall’attrice Naomi Watts. Aveva solo trentasei anni quando, terminate le riprese di King Kong e pronta per mettere su famiglia quando, le viene detto di essere vicina alla menopausa: per lei, un crollo da ogni punto di vista e il desiderio di comprendere e andare oltre quello che sembra un vero e proprio stigma: “Ho scritto questo libro per chiunque si trovi in menopausa e stia cercando di capire cosa diavolo le succede, e per tutte le donne che vogliono essere ben preparate quando ci arriveranno, per evitare di essere colte in contropiede come me.”
Con uno stile semplice e diretto ma allo stesso tempo corroborato da nozioni scientifiche – il libro è infatti ricco di note, approfondimenti, bibliografia ed è presente un lungo elenco degli esperti consultati – la Watts, partendo dalla sua esperienza negativa, traccia un excursus esaustivo quasi fosse una conversazione tra amiche alternando storie divertenti vissute in prima persona con consigli e indicazioni di medici esperti e nutrizionisti.
Terapia ormonale, ansia, insonnia, esercizio fisico e stile di vita sono tutti argomenti presi in esame per ridimensionare questa fase delicata: “A vent’anni ci si crede invincibili, a parte i momenti in cui invece ci si sente fragilissime. A trenta si ha fretta: cosa sto facendo, qual è la carriera che mi aspetta, chi sarà il mio partner, avrò figli? A quaranta si comincia ad avere il controllo della situazione, ma bisogna essere tutto per tutti. E poi, a cinquant’anni, all’improvviso ci si rende conto che tutto va… bene, forse? O bene per davvero. O almeno sappiamo che finirà per andare bene.”
Secondo la Watts sono cinque gli elementi fondamentali per prepararsi al meglio: guide (trovate persone di cui vi fidate); tempistica (tenete sotto controllo la situazione, ma non lasciatevi pilotare dalla paura); gentilezza (siate gentili con voi stesse e gli altri); tribù (circondatevi di una comunità di belle persone); verità (cercate la verità in voi stesse e negli altri).
Del resto, come ha affermato Bobbi Brown (fondatrice di Jones Road Beauty e Bobbi Brown Cosmetics): “A questa età possiamo goderci quello che abbiamo creato e guardarci allo specchio per pensare: Adesso sono questa, e non: Oh, non sono più come prima. Se ci manteniamo agili, forti e in salute, abbiamo ancora tante cose che ci aspettano. Ma dobbiamo prenderci cura di noi e avere un approccio molto positivo nei confronti di noi stesse”.
Naomi Watts, attrice e produttrice inglese, naturalizzata australiana, ha ricevuto due nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista per i film 21 grammi e The Impossible. È nota anche per aver recitato in progetti acclamati dalla critica come Mulholland Drive di David Lynch, King Kong e, più recentemente, Feud: Capote vs. The Swans, per il quale ha ricevuto una nomination ai Primetime Emmy Awards.
È la fondatrice e la direttrice creativa di Stripes Beauty, un brand e una community che hanno come obiettivo la sensibilizzazione sulla menopausa in un approccio olistico.
Rossella Montemurro

