"Dobbiamo tornare a guardare l'alba e il tramonto con gli occhi della meraviglia prima che con gli occhi del giudizio". Lo ha affermato la psicologa e psicoterapeuta rogersiana Maura Anfossi, riferendosi al colore arancione, questa sera nella città dei Sassi nella...
Il consiglio comunale di Matera, ha conferito oggi pomeriggio in seduta aperta, alle ore 16 nella sala “Pasolini”, tre encomi solenni a cittadini che si sono distinti nel mondo, nobilitando l’immagine della città dei Sassi. Un riconoscimento molto prestigioso, che segue un preciso iter istituzionale prima di approdare nella massima assise cittadina. Gli insigniti sono: Dante Maffia, Cristina Garzone e Filippo Gravina. Tutti hanno saputo immortalare, tramandando alle future generazioni luoghi e volti, simboli identitari del territorio e di una storia millenaria. Garzone è fotografa di indiscussa fama internazionale, originaria di Grassano; nella sua carriera ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti, tra cui nell’aprile 2020 la più alta onorificenza della fotografia internazionale Mfiap (Maitre de la Federation Internationale de l’Art Photographique), risultando, ancora ad oggi, la prima ed unica donna fotografa italiana ad aver conseguito un titolo così importante. Tra i diversi progetti realizzati, Garzone immortala anche l’antica festa patronale della Madonna della Bruna. Attraverso il potere delle sue fotografie, riesce a catturare il segno profondo dell’amore e della devozione per la propria terra, ponendo in risalto i momenti più intensi che scandiscono, passo dopo passo, la giornata più importante per ogni materano. Maffia, poeta, romanziere e saggista di indiscussa fama internazionale, è originario di Roseto Capo Spulico (Cs); nella sua carriera ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti tra cui, nel marzo 2004, la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte e nel dicembre 2010, il Premio Giacomo Matteotti per la letteratura. Da molti anni, oramai, tra le varie opere pubblicate, Maffia decanta anche la città di Matera e attraverso il potere dei suoi versi, riesce a trasmettere il segno profondo del suo amore con la città. Come nelle “Elegie materane” e nel volume “Matera e una donna”. Con i suoi versi ha contribuito a diffondere il sentimento di profondo legame con la città di Matera, descrivendo i tratti più salienti e genuini che caratterizzano la storia e gli abitanti. Gravina è nato a Matera ed emigrato in Canada negli anni ’80, dove nel corso degli anni ha svolto un ruolo centrale all’interno della comunità italo-canadese e non solo. Gravina, infatti, per sostenere la comunità italiana presente in Canada, ha fondato diverse organizzazioni il cui obiettivo è sempre stato quello della promozione dell’educazione, della cultura e dell’integrazione dei nuovi arrivati nel tessuto sociale canadese; il tutto, attraverso la realizzazione di eventi culturali come festival, mostre, concerti, spettacoli teatrali. Gravina è stato anche un grande sostenitore delle attività sociali benefiche, e soprattutto ha lavorato per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro, aiutare le famiglie in difficoltà e le vittime di calamità naturali in tutto il mondo.