domenica, 8 Settembre 2024

La gente deve cominciare ad abituarsi a entrare nell’anima del Carro: è questo l’obiettivo del progetto promosso dall’Associazione Maria SS. Bruna “Il cantiere del carro trionfale della Madonna della Bruna – Edizione 2023”. In mattinata a Matera il presidente dell’Associazione Bruno Caiella e il responsabile del settore Cultura Franco Moliterni hanno presentato l’opuscolo che descrive in dettaglio il carro trionfale della 634esima edizione. È stata inoltre inaugurata una mostra nell’Openspace di APT Basilicata in pazza Vittorio Veneto a Matera che presenta, con trenta scatti fotografici di Enzo Ribatti e con prototipi in argilla e cartapesta delle sculture e decori collocati sul carro, aspetti significativi del processo di realizzazione del manufatto.

“Ci siamo accorti che si parla tanto solo di alcuni aspetti del Carro, – spiega Moliterni – ad esempio della costruzione e dello “strazzo”. Invece ha tante altre peculiarità e incredibili chiavi di lettura che abbiamo voluto esplicitare in questo opuscolo”.

Moliterni ha visonato centinaia di scatti realizzati da Ribatti scegliendone trenta per la mostra: la sua è stata una selezione rigorosa seguita anche dall’allestimento curato nei dettagli: “Il corridoio dell’Openspace rievoca il Carro, ha una forma rettangolare e vuole essere, a differenza dell’opuscolo che offre uno sguardo “dall’esterno”, uno sguardo “dall’interno”, Non a caso anche le didascalie suscitano particolari emozioni. Questa mostra – aggiunge – va letta secondo un percorso particolare. Si parte dalle prime due foto a sinistra con i resti dello scheletro del manufatto precedente, quello realizzato dal Maestro Eustachio Santochirico: ci sono residui di carta del carro e un chiodo. Il percorso si conclude con una sedia vecchia – a dimostrazione del disagio di costruire il carro in un ambente che adesso è confortevole ma disadorno di arredi – sulla quale sono fi depositati pennelli vecchi, logori, consumati per il duro lavoro. Abbiamo la foto di una sfera nella quale si riflette, capovolto, uno scorcio del carro capovolto a conferma che comunque lo si guardi è perfetto. L’ultimo scatto, carico di significati, ha “Risorgerò” come didascalia”.

Ribatti ha affiancato le quattro artiste – Luigina Bonamassa, Laura D’Ercole, Annalisa Di Gioia ed Elena Mirimao supportate dal falegmame Giuseppe Di Cuia e da Giovanni Bruno – da gennaio, da quando hanno iniziato a lavorare nella Fabbrica del Carro. La sua è stata una presenza discreta: “Ho utilizzato vari obiettivi – precisa – per fare scatti quasi “di nascosto”, senza disturbare le artiste”.

L’iniziativa culturale è stata attuata grazie alla fattiva collaborazione dell’ATI Welcome di APT Basilicata, gestore dell’Openspace, nonché delle autrici del carro 2023. La mostra, che potrà essere visitata fino al 31 luglio 2023, verrà arricchita, dopo il rituale “strazzo” della sera del 2 luglio, con sculture in cartapesta che saranno conquistate da alcuni assalitori.

Quest’anno, l’Associazione Maria SS. della Bruna propone anche il gioco Fantabruna: una iniziativa legata alle emozioni del 2 Luglio. Il regolamento completo, i protagonisti del gioco, i punteggi ed i premi in palio sono già disponibili sul sito ufficiale www.festadellabruna.it nella sezione dedicata all’Edizione 2023.

Rossella Montemurro

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