Lunedì 25 novembre p.v. alle 17.30 nella Sala Laura Battista della Biblioteca provinciale di Matera (ingresso da via Roma), il Soroptimist Club Matera con il patrocinio dell'Associazione Italiana Donne Medico, nell'ambito della Giornata Internazionale per...
Alcune volte mi guardo attorno e osservo cercando di comprendere, cercando di capire se ciò che ci circonda possa insegnarci in qualche modo a reagire alle avversità, a diventare ancor più resilienti, parola abusata e mal usata ormai.
E mi chiedo il perché, ossia quale possa essere il fine, lo scopo di ciò che accade, quasi augurandomi che la machiavellica teleologia possa placare la mia sete e la mia curiosità… Tuttavia il perché non basta, non soddisfa, non placa la sete.
Accadono spesso cose senza un fine preciso e determinato, accadono e basta. E quando poi ci si mette di mezzo il quasi libero arbitrio la questione si complica ulteriormente. Per essere davvero libero l’arbitrio non dovrebbe essere condizionato, e per non essere condizionato noi si dovrebbe avere gli strumenti per prendere le distanze alcune volte da ciò che accade. Lo dico sempre ai miei ragazzi: leggere e studiare serve proprio a questo, non solo a portare a casa il pane ma anche e soprattutto a comprendere chi tenta di condizionare il nostro pensiero, di renderlo schiavo piuttosto che leggero e affascinante come il battito di ali di una farfalla… E senza avere gli strumenti per capire ci fermiamo a guardare la superficie del lago, calma e piatta, apparentemente immutevole, senza considerare il brulicare di attività sotto il pelo dell’acqua e senza considerare che ogni nostra azione su quel lago cambierà vicendevolmente noi e il lago…
Allora comprendo che forse l’intensità dell’esistenza dipende dalla reciprocità dello scambio e dell’interazione, e questa vita diventa degna di essere vissuta.
Valete!