sabato, 6 Dicembre 2025

“Nel mio mondo, potevi di nuovo soffrire e perdere la tua libertà. Le sensazioni c’erano tutte ed erano intatte, soprattutto quelle brutte, quelle spiacevoli. Qui potevi sentirti di nuovo vivo, e a darti la nuova vita ero io. Io ero la Dea della Rinascita, la Divinità del Dolore”.

Insulti, botte, umiliazioni. Poi, la metamorfosi: da slave ritornano “umani”, indossando la propria maschera consueta. Si rivestono, si annodano la cravatta e chiamano l’autista che li accompagnerà al lavoro, magari ai vertici di un’azienda o di un’istituzione.

Sono tanti, sono insospettabili, sono uomini che non immagineremmo mai in una situazione di estrema sudditanza, in una condizione di altrettanta estrema vulnerabilità. Sono gli schiavi di una giovane dominatrice, una 19enne batterista in una band sconosciuta nella Milano dei primi anni Duemila. Lei è la voce narrante di Finchè nessuno muore (Laurana Editore Milano), di Vera Nevi, lo pseudonimo di una donna che ha preso spunto da eventi realmente accaduti per raccontare di sconosciuti che amano essere torturati e manipolati. All’Autrice basta uno sguardo, un’inflessione, la postura… oltre le apparenze della vita che si ostinano a portare avanti, c’è un’eco che non li abbandona mai e li porta a degradarsi nelle mani di un’estranea, pronti a compiere le azioni più disgustose. Sono messe in scena elaborate e sgradevoli che però assumono un significato particolare per i protagonisti/vittime, disposti a pagare pur di “vivere” momenti che la maggior parte delle persone preferirebbe di gran lunga evitare. Loro, invece, amano farsi disprezzare, e nelle maniere più fantasiose – infatti una compagna o una moglie, mai accetterebbe di assecondarli.

A tratti disturbante, sicuramente molto coraggioso, Finché nessuno muore è un memoir che mette a nudo perversioni e segreti. Non manca un pizzico di mistero, con la scomparsa di una ragazza, la ex di un uomo ambiguo dal quale la Dominatrice è in qualche modo attratta.

Vera Nevi, milanese, classe 1989. Intraprende una carriera al di fuori delle convenzioni e per quattro anni vi si dedica, incontrando situazioni e personaggi al limite della realtà. Il lascito di questa esperienza è raccolto in questo romanzo scritto sotto lo pseudonimo di Vera Nevi.

Rossella Montemurro

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