sabato, 23 Novembre 2024

Il prof. Incampo e il concetto di “saggezza” spiegato ai giovani: “Non arriva subito, ma si sviluppa vivendo e affrontando le situazioni della vita, imparando dagli errori, dalle scelte sbagliate e dai successi”

Un giorno scrissi alla lavagna “La saggezza”. Spiegare la saggezza ai giovani può sembrare una sfida, ma in realtà è un'opportunità preziosa per mostrare loro che il valore della vita non sta solo nell'accumulare informazioni, ma nel saperle usare nel modo giusto. La...

“Se è vero, come è vero, che i veri grandi non se la tirano, anzi sono persone semplici e disponibili, allora Ennio Morricone era il più grande di tutti. A me così è sempre parso, tutte le volte in cui l’ho intervistato. E così lo ritrovo in questo libro maieutico, in cui uno dei migliori giornalisti italiani, Valerio Cappelli, fa rivivere il maestro attraverso i ricordi della loro antica amicizia e soprattutto i ricordi del figlio primogenito, Marco, che di sé dice: “Io sono una persona normale che ha avuto un genio come padre”.

Non possono esserci parole più efficaci di quelle del giornalista Aldo Cazzullo per racchiudere il senso di Ennio Morricone. Il genio, l’uomo, il padre (Sperling & Kupfer) scritto da Marco Morricone e da Valerio Cappelli. Un libro in cui l’uomo prevale sul musicista, uno  dei più grandi geni musicali che l’Italia abbia mai avuto.

Questo libro è un viaggio lungo una vita, tra resoconti di prima mano e retroscena svelati.

Gli studi interrotti dopo la terza media, le serate passate a suonare per i soldati americani, l’ossessione per la musica, l’intenso rapporto con il maestro Petrassi, la spiritualità, gli incontri con Sergio Leone, Joan Baez, Clint Eastwood, il successo, gli Oscar, le dolcezze e le durezze di padre (la proibizione per i figli di ascoltare musica in casa), la passione per la Roma, la golosità per i cioccolatini che la moglie Maria gli nascondeva, l’ostracismo subito dal mondo accademico.

“Ha avuto una vita meravigliosa, e nello stesso tempo sofferta, piena di dolori trattenuti e inespressi. E sempre pensando in musica.”

Il primo ricordo che Marco ha del padre è quello di un uomo ricurvo sulla scrivania, con grandi occhiali quadrati e il maglione a girocollo. Il bambino aveva cinque anni e stava guardando di nascosto dalla porta socchiusa il papà – seduto, immobile, gigantesco – che creava suoni sul pentagramma.

“Mio padre è come se fosse parente di tutti. Perché al centro ha sempre messo il cuore, l’ultimo organo che ci lascia, e la sua è una musica che arriva al cuore, prima che all’orecchio.

Una delle sue frasi più ricorrenti era: “Si può fare meglio””.

Marco Morricone, imprenditore, è il primo dei quattro figli di Ennio Morricone. È nato a Roma nel 1957 e, dopo aver completato gli studi classici, si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. È sposato con Monica dal 1986 ed è padre di due figlie, Francesca e Valentina. Ha lavorato per trent’anni alla Società Italiana Autori ed Editori e, a partire dagli anni Novanta, ha seguito l’attività concertistica di suo padre Ennio, accompagnandolo in tutto il mondo. Dal 2017 si occupa di iniziative legate al terzo settore ed è il Presidente di Armonica, una Onlus da lui fondata assieme alla moglie e alle figlie.

Valerio Cappelli, nato a Roma nel 1958, è laureato in Storia dell’Illuminismo. Ha cominciato a lavorare alla redazione Spettacoli del Corriere della Sera a vent’anni, nel 1978. Scrive dei principali avvenimenti italiani e internazionali di cinema e di musica classica. Ha condotto programmi su Radio 2 e lavorato a Mixer su Rai 2. È autore di sei commedie (per cui ha collaborato con attori e registi come Sergio Castellitto, Isabella Ferrari, Sergio Rubini, Massimo Popolizio, Pier Luigi Pizzi), di un libro-intervista con Renzo Piano sulla nascita dell’Auditorium Parco della Musica «Ennio Morricone» e del romanzo Ci sono amori che non accadono mai.

Rossella Montemurro

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