“Le acque del Basento sono potabili. Sono state effettuate analisi approfondite prima di procedere all’utilizzo delle stesse. Dunque accogliamo positivamente l’iniziativa della magistratura di effettuare ulteriori analisi, che confermeranno l’efficacia delle nostre...
“Il campione analizzato non presenta superamenti dei valori ed è in linea con i risultati del precedente prelievo”. L’Arpab, su mandato dell’Azienda sanitaria di Potenza, ha analizzato le acque in uscita dal potabilizzatore di Masseria Romaniello attraverso un campione prelevato lo scorso 25 novembre. Il processamento dei dati, che richiede circa 48 ore, non ha fatto emergere criticità.
Il nuovo rapporto è visionabile sul sito dell’ufficio stampa della giunta regionale https://agr.regione.basilicata.it in uno spazio dove sono riportati, in ordine cronologico, tutti i risultati dei campionamenti effettuati fino a oggi. Accanto a quelli dell’Arpab – che in prima battuta si occupa della qualità delle acque del fiume e che interviene sull’acqua potabilizzata solo su incarico dell’Asp – ci sono i report di Acquedotto lucano che prevede tre controlli al giorno, tutti i giorni, compreso la domenica. Il primo è sul cosiddetto “Camastrino”, dove confluisce l’acqua del Basento. Successivamente il flusso idrico arriva nel vascone di accumulo di acqua grezza a Masseria Romaniello, qui avviene il secondo campionamento. Il terzo, invece, viene effettuato all’uscita dal potabilizzatore prima che l’acqua venga immessa nei serbatoi di accumulo per la distribuzione. Complessivamente il processo richiede tempistiche lunghe, tenuto conto che l’acqua impiega nove ore per raggiungere la vasca del grezzo partendo dal “Camastrino”, a cui si aggiungono altre venti ore per completare il percorso nella vasca di accumulo. L’iter di potabilizzazione, infine, dura non meno di quattro ore.