venerdì, 13 Dicembre 2024

“Mi chiamo Pietro Gerber ma qui a Firenze, dove vivo da quando sono nato, tutti mi conoscono come l’addormentatore di bambini. Sono un ipnotista, come lo era mio padre, e con l’ipnosi aiuto i bambini a elaborare traumi e a superare paure e fobie.
Non sembrerebbe, ma il mio è un mestiere pericoloso. Perché la mente dei bambini è un labirinto ed è facile smarrirsi e non riuscire più a tornare.”

Lo scrittore Donato Carrisi è da poco di nuovo in libreria con La casa dei silenzi (Longanesi), uno dei thriller molto attesi, già stabilmente in vetta alle classifiche dei più venduti. Protagonista di quella che è ormai una saga intrigante e complessa è Pietro Gerber, uno psicologo infantile, specializzato nell’ipnosi di bambini per aiutarli a superare dei traumi causati da eventi drammatici – lo stesso lavoro del padre, diventato un’istituzione in quanto risolto brillantemente moltissimi casi, restituendo così la serenità ad altrettanti bimbi.

Chi ha letto i volumi precedenti  (La casa delle voci, La casa senza ricordi e La casa delle luci) di Carrisi su Pietro Gerber sa quanto sia tormentato, quanto sia sfilacciato e doloroso il suo privato e quanto, invece, sia stimato per le sue competenze, malgrado spesso utilizzi metodi poco ortodossi. Sono i genitori del piccolo Matias, nove anni, a chiedergli aiuto prima che sia troppo tardi. Il bambino da tempo ha un sogno ricorrente che lo fa svegliare di soprassalto, urlando. È così devastante il suo mondo onirico da indurlo a sforzarsi per non addormentarsi: in sogno gli appare una donna dall’aria triste, vestita sempre di scuro e che non parla mai. La signora silenziosa è una presenza fissa e inquietante e solo il dott. Gerber può capire in che modo riportare Matias a un’infanzia spensierata.

L’ipnosi è il tramite per entrare in contatto con la donna. Quello che viene fuori, seduta dopo seduta, è una storia sul filo del soprannaturale, sulle prime inverosimile ma molto suggestiva. Man mano che si va avanti nella lettura, anche i passaggi che sembrano non avere una spiegazione logica diventano plausibili e tutto ritrova un senso.

“Allora perché sento che la signora silenziosa è reale? Allora perché sento nel silenzio il ronzio di un immenso sciame di insetti? Allora perché sento che perfino la mia casa, vuota e solitaria, è infestata da fantasmi?
E se la storia della signora silenziosa fosse ancora tutta da scrivere… Come la mia?
Mi chiamo Pietro Gerber, sono l’addormentatore di bambini, e di colpo ho paura di dormire. E ho ancora più paura di stare sveglio.”

L’inconfondibile stile di Carrisi e una trama molto ben congegnata rendono anche La casa dei silenzi un’ottima lettura, piena di colpi di scena e con un epilogo che in qualche modo rende inevitabile il ritorno del dott. Gerber.
Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive fra Roma e Milano. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, è una firma del Corriere della Sera. È l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritoreIl tribunale delle animeLa donna dei fiori di cartaL’ipotesi del maleIl cacciatore del buioLa ragazza nella nebbia – dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente –, Il maestro delle ombreL’uomo del labirinto – da cui ha tratto il film omonimo –, Il gioco del suggeritoreLa casa delle vociIo sono l’abisso – da cui ha tratto il film omonimo –, La casa senza ricordi, La casa delle luci, Eva e la sedia vuota e L’educazione delle farfalle. Ha vinto prestigiosi premi in Italia e all’estero come il Prix Polar e il Prix Livre de Poche in Francia e il Premio Bancarella in Italia. I suoi romanzi, tradotti in più di 30 lingue, hanno venduto milioni di copie.

Rossella Montemurro

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