Nella mattinata odierna la Polizia di Stato di Matera è in questa Piazza Vittorio Veneto con un Ufficio Mobile, per rinnovare il proprio impegno nella lotta contro la violenza sulle donne. Come ogni anno, in occasione della Giornata internazionale per...
Cereali, biscotti, pane e Nutella; il karaoke, Fiorello con il codino, gli Articoli 3; i floppy disk, un PC Intel col salvaschermo di Windows 95, la tv con il tubo catodico e le videocassette. Bentornati nei primi anni Novanta, o meglio in un amarcord struggente ed esagerato di un periodo in cui proprio perché privi di tutta la tecnologia attuale fondamentalmente eravamo più liberi. É questo l’assunto alla base di una setta, nell’entroterra catanese, in una masseria abbandonata nella quale si vive come negli anni Novanta. Il guru è Zan, un uomo ambiguo e magnetico convinto di aver compreso la Verità dopo un lavoro da incubo come moderatore di una piattaforma.
Per la setta, tutto quello che è accaduto dopo il 2001 è considerato Mondo in Rovina e non va menzionato, se non come parte di un discorso più ampio. Il mondo precedente il 2001 è detto il Mondo in Equilibrio. I Non Nati sono le persone venute nate dopo il 1991. Quindi, secondo le teorie di Zan, non sono nate in tempo per conoscere il Mondo in Equilibrio. I Ritornati invece sono nati tra il 1980 e il 1990. A caratterizzarli è soprattutto il fatto di essere stati adolescenti durante il Decennio Perduto: inglobati dal Mondo in Rovina in età adulta, adesso cercano di ritornare al Mondo in Equilibrio. Infine, ci sono gli Andati, i vecchi.
Leo, trentaquattrenne disilluso senza niente da perdere, che dalla vita non ha avuto nulla di ciò che si aspettava, accetta di partire da Milano per recuperare un amico, Simone, che si è lasciato sedurre dal mito degli anni Novanta. Dopo tre mesi, però, Leo riesce a portare via con sé dalla setta soltanto Cloro, celebrità di internet con milioni di follower in tutto il mondo. Il loro rocambolesco viaggio in auto dalla Sicilia alla Lombardia – sedici ore previste che diventano cinque giorni, in un tour tra città e paesini dalle atmosfere sempre più surreali, perché l’Italia sta per entrare in lockdown – è raccontato con ritmo e passione da Eleonora C. Caruso in Doveva essere il nostro momento (Mondadori).
Sono due personaggi agli antipodi, Leo e Cloro.
“Nel mondo fuori dal baglio, lui era consapevole di avere trentaquattro anni, ma era anche altrettanto e intimamente convinto di averne ancora ventiquattro. Dire che si sentiva giovane non avrebbe nemmeno iniziato a descrivere la materialità di questo scoramento. Aspettava di essere raggiunto dalla propria età reale e quando incontrava dei ventenni veri si affrettava a conquistarli, temendo di venire smascherato. Al baglio era tutto più semplice. Là Leo era adulto perché aveva visto certi film, usato certa tecnologia, provato certe esperienze. Si sentiva correttamente collocato sulla linea temporale della propria esistenza per la prima volta da un mucchio di tempo, e per tre mesi questo era stato abbastanza.
Poi aveva iniziato a temere che potesse esserlo per sempre, e poiché era abituato solo a cose che finivano, se n’era andato.”
Lei – capelli rosa straordinariamente gonfi, come uno zucchero filato impiastricciato – “non era una bellezza eccezionale, non del tipo che immaginerebbe l’uomo della strada pensando a una ragazza famosa su internet, eppure dovevi guardarla. Non riuscivi a distogliere l’attenzione da lei, come da certi film: volevi vedere come sarebbe andata a finire.”
Doveva essere il nostro momento è un interessante e nostalgico spaccato sociologico. Leo e Cloro sono solo il pretesto per una full immersion negli anni Novanta. Dai ciucci in plastica – usati nella setta alla stregua di monete – al Tamagotchi, da Pippo Baudo che salva un aspirante suicida a un giovanissimo Cesare Cremonini… Riuscita la scommessa dell’Autrice di riportarci con un escamotage in un decennio nel quale non eravamo ancora schiavi di una connessione costante e, nello stesso tempo, aver saputo aprirci gli occhi sulle tante contraddizioni attuali.
Eleonora C. Caruso è nata nel 1986 in provincia di Novara. Nel 2012 è uscito il suo primo romanzo Comunque vada non importa (Indiana Editore). Nel 2018 ha pubblicato con Mondadori Le ferite originali, ristampato nel 2022 dopo un passaparola entusiastico dei lettori su TikTok; nel 2019, sempre per Mondadori, è uscito Tutto chiuso tranne il cielo. Vive a Milano con il marito e la sua collezione di manga.
Rossella Montemurro