domenica, 29 Dicembre 2024

Capodanno con i Coma_Cose al Castello Tramontano di Matera

Una notte di musica, spettacolo e divertimento senza fine: il 31 dicembre 2024, il Castello Tramontano di Matera ospiterà un evento imperdibile per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.  La serata avrà inizio con l'energia travolgente di Big Simon &...

Riceviamo e pubblichiamo dal dott. Erasmo Bitetti – SIMG (Società Italiana di Medicina Generale):

Era il 18 marzo 2017 quando l’allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin annunciava un “passaggio storico per la Sanità italiana”: l’aggiornamento, dopo 16 anni, delle prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket. 

Sono passati da allora altri sette anni e pare che questa svolta stia ora per realizzarsi.

Entreranno infatti in vigore lunedì 30 dicembre 2024, sette anni dopo la loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, i “nuovi” Livelli essenziali di assistenza (LEA) che definiscono la totalità delle prestazioni specialistiche (visite, esami di laboratorio, esami strumentali) che devono essere assicurate in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.

Passano così a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), salvo il costo del ticket se dovuto, numerose prestazioni aggiuntive che, pur disponibili da tempo nella pratica clinica, dovevano essere pagate dai cittadini.

Rientrano tra queste i test genetici per la caratterizzazione dei tumori, gli esami per il monitoraggio della gravidanza ma anche ausili e protesi per le persone con disabilità.

Il ritardo nell’introduzione di prestazioni specialistiche ritenute “essenziali” e perciò da garantire in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale è stato dovuto ai tempi lunghi per l’approvazione delle nuove tariffe da corrispondere agli enti erogatori (laboratori di analisi, centri radiologici e fisioterapici).

La definizione del nuovo Nomenclatore tariffario, frutto di un accordo tra Stato e regioni, è stato raggiunto dopo una lunga trattativa e sarebbe dovuto entrare in vigore già dal primo gennaio 2024, salvo poi uno slittamento dovuto ai rilievi critici di enti sanitari, sia pubblici che privati, che ritenevano non sostenibili economicamente i ribassi medi delle tariffe.

Questo ostacolo è stato superato con la previsione che ciascuna Regione possa, a sue spese, intervenire con delle integrazioni al “Tariffario Unico Nazionale delle prestazioni specialistiche” che da lunedì 30 dicembre entrerà in vigore in tutta Italia.

Andranno così finalmente a regime i nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) pubblicati in GU nel marzo 2017.

Le principali novità per i cittadini riguardano l’introduzione di nuove patologie croniche con esami esenti, l’aggiornamento delle prestazioni gratuite in corso di gravidanza e in epoca preconcezionale.

La regione Basilicata ha introdotto in aggiunta anche un elenco di visite specialistiche di controllo da eseguirsi mediante gli strumenti della telemedicina.

Oltre alla gestione delle ricette dematerializzate e delle certificazioni elettroniche, i medici ospedalieri e del territorio, che lamentano sull’argomento una carente comunicazione da parte delle Aziende sanitarie, dovranno prendere confidenza con il Tariffario unico nazionale delle prestazioni specialistiche con la speranza che esso contribuisca alla equità ed uniformità delle cure su tutto il territorio nazionale.

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