domenica, 8 Settembre 2024

“Il dolore in molti casi svolge la funzione di spingerci a tagliare i rami secchi, ovvero tutto ciò che ormai è passato e su cui non possiamo più contare. Accettare questa perdita ci aiuta ad andare oltre la sofferenza e a seguire il nostro percorso vitale.

Invece, cercare di tornare a ciò che c’era prima che accadesse l’evento doloroso non solo sarebbe impossibile (dato che non si può cancellare quello che è avvenuto), ma rappresenterebbe un arretramento.

I dolori dell’anima arrivano per spingerci a scoprire in noi aspetti e risorse utili ad attraversare i momenti difficili e a manifestare le nostre potenzialità inespresse. Per far questo bisogna smettere di torturarsi ripensando agli eventi accaduti: occorre crollare per poter risorgere (…).”

Il mantra del dott. Raffaele Morelli in Dimentica. Lasciar andare per spiccare il volo (Mondadori) è di dimenticare ciò che è superato in quanto il dolore non dura se non lo si trattiene.

Con il suo stile diretto e, nello stesso tempo, impreziosito da citazioni dei padri della psicanalisi, secondo il dott. Morelli bisogna dimenticare “la nostra identità superficiale, ciò che ognuno di noi pensa di essere e che è sempre collegato ai traumi, ai ricordi, agli eventi passati. (…) Bisogna dimenticare i fatti del mondo esterno, della realtà, trattarli come processi periferici e affidarsi all’oblio… Allora diventi come il seme che nel buio della terra perde l’involucro e si trasforma in germoglio. (…)”

Tradimenti, delusioni, episodi traumatici del passato, ricordi, ma anche le opinioni che abbiamo sul mondo e su noi stessi sono una zavorra che ci trasciniamo dietro per tutta la vita, limitandoci e impedendoci di essere felici. Il cervello ha già superato il passato, si è già adattato, è andato avanti. Siamo noi a rimanere indietro, a usare i ricordi come alibi per lamentarci e restare immobili. L’ossessiva rievocazione di un passato sfortunato può diventare addirittura rassicurante, come accarezzare una cicatrice.

L’oblio ha un potere curativo che funziona come un vero e proprio farmaco per il cervello. Come sottolinea il dott. Morelli, “L’arte di vivere pienamente consiste in buona parte nel dimenticare”.

Raffaele Morelli è medico, psichiatra e psicoterapeuta. È presidente dell’Istituto Riza e dirige la rivista “Riza Psicosomatica”. Per Mondadori ha pubblicato Ciascuno è perfetto (2004), Come essere felici (2005), Non siamo nati per soffrire (2005), Come amare ed essere amati (2006), Le piccole cose che cambiano la vita (2006), Come trovare l’armonia in se stessi (2007), Ama e non pensare (2007), Il sesso è amore (2008), La felicità è dentro di te (2009), Puoi fidarti di te (2009), L’unica cosa che conta (2010), La felicità è qui (con Luciano Falsiroli, 2011), Dimagrire senza dieta (2011), Guarire senza medicine (2012), Lezioni di autostima (2013), Il segreto dell’amore felice (2013), Pensa magro (2014), La saggezza dell’anima (2014), Vincere il panico (con Vittorio Caprioglio, 2015), Nessuna ferita è per sempre (2015), Solo la mente può bruciare i grassi (2016), Crescerli senza educarli (2016), Breve corso di felicità (2017), La vera cura sei tu (2017), Il potere curativo del digiuno (con Michael Morelli, 2018) e Il meglio deve ancora arrivare (2018), Il manuale della felicità (2019), Segui il tuo destino (2019), Pronto soccorso per le emozioni (2020), Venirne fuori (2020), Vincere l’ansia (2021), Vivere senza pesi mentali (2021) e Quella maledetta paura di non essere all’altezza (2022), La donna felice (2022), Cosa fare quando soffri (2023) e Si piange una volta sola (2023).

Rossella Montemurro

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