sabato, 6 Dicembre 2025

“Pensaci, – dissi attingendo al repertorio delle frasi sagge, – ciò che non si racconta non è mai accaduto”.

“È la formula più amata dai bugiardi. Ciò che non si racconta, caro mio, si infetta e ci avvelena (…)”

Immaginate di aver inviato un messaggio per sbaglio. Capita, capita spesso. È solo che quel “Ti amo”, così intimo e vero, destinato a vostra moglie, raggiunge la vostra collega che risponde: “Finalmente ti sei deciso, anch’io ti amo”. Basterebbe chiarire l’equivoco, ma la sincerità della donna vi spiazza, vi fa tentennare e rinunciare a qualsiasi spiegazione.

Inizia così Destinazione errata (Einaudi) di Domenico Starnone, un romanzo breve, bello e delicato, che indaga i sentimenti e i chiaroscuri familiari. L’io narrante è sposato con Livia, donna in carriera piena di fascino, hanno tre figli di età compresa tra i dieci mesi e i cinque anni. Lui fa lo sceneggiatore e sta ultimando la sceneggiatura per una fiction Rai con Claudia, giovane collega con una bimba amichetta di una delle sue figlie, e sposata con un avvocato.

Quel “Ti amo” inviato alla donna sbagliata, seguito dai mancati chiarimenti nonostante la situazione paradossale, apre una serie di scenari inimmaginabili: l’uomo si ritrova, suo malgrado, a fare l’amante. Ogni cosa assume un significato diverso: si sente in difetto e in imbarazzo con la moglie, non è più capace di gestire i momenti conviviali (una cena si trasforma nell’analisi dei dettagli, nel provare a non mostrare il legame – che comunque non c’è o non c’è ancora – con l’amante), quando le figlie si incontrano ci si carica di tensione…

Starnone, abilissimo con le parole, rende vivida e marcata l’introspezione della trama. I problemi, i dubbi, i tormenti interiori del protagonista – che di fatto subisce una circostanza evitabile – diventano i nostri. Aveva una vita quasi perfetta e con incoscienza si lancia in un’avventura alla quale non aveva mai, neanche lontanamente pensato. Tra personaggi di contorno – come l’amico anziano, a metà tra “grillo parlante” e inconsapevole deus ex machina, e la suocera di Claudia – e altalene emotive, Destinazione errata è una piacevolissima lettura, con un finale inaspettato.

Domenico Starnone (Napoli, 1943) è autore di romanzi e racconti. Nel 2001Ha vinto il Premio Strega con Via Gemito ripubblicato nel 2020 con Einaudi. Per Einaudi ha pubblicato inoltre Spavento (2009, Premio Comisso), Autobiografia erotica di Aristide Gambía (2011), Il salto con le aste (2012, prima edizione 1989), Condom (2013), Lacci (2014, The Bridge Book Award), Scherzetto (2016, Premio Isola d’Elba, finalista al National Book Award nella traduzione di Jhumpa Lahiri), Le false resurrezioni (2018), Confidenza (2019 e 2021), Vita mortale e immortale della bambina di Milano (2021 e 2023) e La scuola, che racchiude i racconti Ex cattedraFuori registroSottobancoSolo se interrogato (2022), L’umanità è un tirocinio (2023), Fare scene. Una storia di cinema (2023), Il vecchio al mare (2024 e 2025) e Labilità (2024). Dai suoi libri sono stati tratti film di successo: La scuolaLacci e Confidenza di Daniele Luchetti, Auguri professore di Riccardo Milani e Denti di Gabriele Salvatores.

Rossella Montemurro

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