Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...
Poco più di dodicimila
iscritti per una piazza virtuale che non ha niente da invidiare ad una reale:
più volte, infatti, il gruppo Facebook #OpenMatera2019 ha trasportato tutta la
sua energia positiva dal web alla piazza. Impegnandosi davvero sia sul piano
sociale – la raccolta fondi per i terremotati di Amatrice, il “salvataggio”
delle chianche originali del corso, le iniziative sul decoro urbano – sia sul
piano culturale –l’evento Dreamland, i concerti del primo maggio, la festa
della musica, il concerto di Alpha Blondy. Il merito è, soprattutto,
dell’instancabile amministratore di Open, l’architetto e cantautore materano
Paolo Irene con innate capacità di animatore culturale.
iscritti per una piazza virtuale che non ha niente da invidiare ad una reale:
più volte, infatti, il gruppo Facebook #OpenMatera2019 ha trasportato tutta la
sua energia positiva dal web alla piazza. Impegnandosi davvero sia sul piano
sociale – la raccolta fondi per i terremotati di Amatrice, il “salvataggio”
delle chianche originali del corso, le iniziative sul decoro urbano – sia sul
piano culturale –l’evento Dreamland, i concerti del primo maggio, la festa
della musica, il concerto di Alpha Blondy. Il merito è, soprattutto,
dell’instancabile amministratore di Open, l’architetto e cantautore materano
Paolo Irene con innate capacità di animatore culturale.
Trasparenza è la parola
d’ordine del gruppo, “l’unico dove ognuno è libero di dire cosa gli pare senza
censure”: “Ognuno può scrivere quello che vuole, anche cose non in linea con le
mie ideologie personali. – afferma Irene – Solo i commenti razzisti o violenti
non trovano spazio. Fino ad ora gli iscritti si sono dimostrati molto bravi e
collaborativi”.
d’ordine del gruppo, “l’unico dove ognuno è libero di dire cosa gli pare senza
censure”: “Ognuno può scrivere quello che vuole, anche cose non in linea con le
mie ideologie personali. – afferma Irene – Solo i commenti razzisti o violenti
non trovano spazio. Fino ad ora gli iscritti si sono dimostrati molto bravi e
collaborativi”.
Ovviamente non manca chi
si lascia prendere la mano con post o osservazioni poco edificanti ma, si sa, è
lo scotto da pagare quando ci si espone sui social. La bravura di Paolo Irene
nel gestire così tante persone è anche nel suo modo democratico di bacchettare
quanti, eventualmente, trasgrediscono le pochissime regole – nessun post
violento o razzista, nessun post politico e massimo tre post al giorno per quanto
riguarda le testate giornalistiche: non importa se chi le ha infrante sia un
comune cittadino o, ad esempio un esponente della classe dirigente, le regole
di Open valgono per tutti.
si lascia prendere la mano con post o osservazioni poco edificanti ma, si sa, è
lo scotto da pagare quando ci si espone sui social. La bravura di Paolo Irene
nel gestire così tante persone è anche nel suo modo democratico di bacchettare
quanti, eventualmente, trasgrediscono le pochissime regole – nessun post
violento o razzista, nessun post politico e massimo tre post al giorno per quanto
riguarda le testate giornalistiche: non importa se chi le ha infrante sia un
comune cittadino o, ad esempio un esponente della classe dirigente, le regole
di Open valgono per tutti.
Questo gruppo che nasce
dall’amore per la città dei Sassi è uno spaccato originale, talvolta colorito,
senza dubbio eterogeneo, di e su Matera. C’è la foto notizia del cittadino, la
frase provocatoria, il pezzo di giornale: la protagonista è sempre lei, Matera
– sporadicamente c’è qualcosa che riguarda l’hinterland e, quando si
vogliono raggiungere toni accesi, c’è il solito buontempone che posta che
qualcosa su Potenza rivendicando la rivalità, mai davvero superata tra le due
realtà lucane. Di certo è una vetrina particolare che, a differenza di tanti
altri gruppi simili, non rimane confinata online ma rende concrete idee e
iniziative per valorizzare ulteriormente Matera.
dall’amore per la città dei Sassi è uno spaccato originale, talvolta colorito,
senza dubbio eterogeneo, di e su Matera. C’è la foto notizia del cittadino, la
frase provocatoria, il pezzo di giornale: la protagonista è sempre lei, Matera
– sporadicamente c’è qualcosa che riguarda l’hinterland e, quando si
vogliono raggiungere toni accesi, c’è il solito buontempone che posta che
qualcosa su Potenza rivendicando la rivalità, mai davvero superata tra le due
realtà lucane. Di certo è una vetrina particolare che, a differenza di tanti
altri gruppi simili, non rimane confinata online ma rende concrete idee e
iniziative per valorizzare ulteriormente Matera.
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