giovedì, 28 Novembre 2024

A Matera il 30 la Giornata della Prevenzione Senologica e Ginecologica

La Fondazione Francesca Divella, in collaborazione con il Comune di Matera e l'associazione "Una stanza per un sorriso - Sostiene i pazienti oncologici", è lieta di annunciare la "Giornata della prevenzione senologica e ginecologica", un evento dedicato alla salute e...

Cinica, dissacrante, per niente politicamente corretta: Grace Bernard è tutto fuorché una brava ragazza. Ed è lei stessa ad affermarlo, dietro le sbarre “per l’unico crimine che non ho commesso”. Paradossalmente lei, che ha sterminato con ingegno la propria famiglia – a ogni componente è toccata una morte diversa – è dentro per altro.

Inizia così il bestseller – 500mila copie vendute nel Regno Unito – di Bella Mackie Come uccidere la tua famiglia (HarperCollins, traduzione di Aurelia De Meo). Grace ha un’unica missione e la spiega nei dettagli nel suo lungo memoir: cresciuta solo dalla madre che muore prematuramente di cancro quando lei si affaccia all’adolescenza, scopre che il padre, ricchissimo, non ha mai voluta riconoscerla relegandola, di fatto, ad anni non facili quando avrebbe potuto avere una vita di agi.

Grace ha un’avversione profonda nei confronti degli uomini. Appena può, se ne serve solo per raggiungere i propri scopi – detto in altri termini: per assecondare i suoi piani. In maniera meticolosa, inizia a prendere informazioni sui componenti della famiglia del padre, gli Artemis. Li studia, si “infiltra” tra loro, in alcuni casi cerca di carpirne la fiducia. E poi, in maniera altrettanto meticolosa, quasi maniacale, progetta gli omicidi. Lei non si “sporca le mani”, è tutto costruito come se si trattasse di morti naturali, o quasi. Grace ha ventotto anni, una vita davanti ma ha solo sete di vendetta.

“Se devo dire la verità nient’altro che la verità, ho ucciso diverse persone, alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza – vale la pena specificarlo, perché fa un’enorme differenza agli occhi giudicanti della gente. Quando ripenso a ciò che ho fatto, avverto persino una punta di tristezza, giusto una fitta trascurabile, al pensiero che nessuno verrà mai a conoscenza del mio strabiliante piano. Un piano che ho architettato per anni, sacrificando tutto in nome della vendetta. Ora vi chiederete: perché ostinarsi a vuotare il sacco se la si può passare liscia? Avete ragione, la libertà non ha prezzo. Però non riesco a smettere di immaginare l’istante in cui, dopo la mia morte, qualcuno aprirà una cassaforte e troverà la mia confessione. Esatto, proprio questa che sto scrivendo nei pochi giorni che mi separano dalla libertà. Scommetto che quel qualcuno non potrà fare a meno di restare a bocca aperta e pensare a me con ammirazione”.

Impossibile intuire che dietro Grace ci sia una scia di omicidi, ben sei, lasciati alle spalle senza neppure l’ombra di un rimpianto? Tagliente, onesto, graffiante, divertentissimo.

Come uccidere la tua famiglia è una dark comedy nella quale non manca un’ironia di fondo, malgrado le situazioni tutt’altro che allegre: famiglie disfunzionali, privilegi di classe, critica feroce all’ossessione dei media per l’universo del crimine e falle di un sistema che non ammette deviazioni dalla norma.

Sicuramente originale il romanzo d’esordio della londinese Mackie – ha scritto per the GuardianVogue e Vice –, audace nell’aver voluto osare con una trama fuori dagli schemi.

Rossella Montemurro

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap