Matera si prepara a salutare il nuovo anno con un evento di grande richiamo nazionale. La Giunta comunale ha approvato il programma dell’ultimo giorno del 2025, confermando la volontà di puntare con forza su eventi capaci di attrarre pubblico, valorizzare il...
Fotografo, ingegnere, chirurgo, medico umanitario, poliziotto: Ricardo (o Alexandre, Daniel o Richard) è tutte queste cose. Ed è, soprattutto, abilissimo “a cambiare maschera, a contraffare i sentimenti più vari, a tramare inganni più astuti di Ulisse, a piangere, supplicare, minacciare, a simulare queste vite nei minimi dettagli”, come sottolinea Sonia Kronlund documentarista, regista e scrittrice francese che da oltre vent’anni produce e presenta il programma radiofonico Les Pieds sur terre su France Culture, mezz’ora quotidiana di reportage su temi di attualità. Proprio per la sua attività, ha ricevuto la mail di Marianne, una donna che aveva scoperto inimmaginabili bugie dette dal suo compagno – peraltro padre dal bambino che stava aspettando –, comprese relazioni portate avanti parallelamente alla loro.
È di volta in volta argentino, brasiliano, portoghese, incarna un sogno universale e lo adatta alle donne che seduce. È, anche, per certi versi inquietante. Questa vicenda ha appassionato talmente tanto l’Autrice da impegnarla in una ricerca lunga cinque anni diventata poi un documentario, L’homme aux mille visages – uscito in Francia nel 2024, ha ricevuto una nomination come Best Documentary Feature al Raindance Film Festival –, realizzato insieme alla stesura del libro, L’uomo dai mille volti (minimumfax, traduzione di Aisha Cerami).
Ma come si fa a mentire spudoratamente, disprezzando qualsiasi morale, forti di un marcato senso di impunità? Come si fa a essere così bravi a descrivere un intervento chirurgico da trarre in inganno un vero chirurgo? Come si riesce a giocare con i sentimenti delle persone?
Per la Kronlund “c’è anche una parte di gioco, di sfida, di eccitazione infantile in questo personaggio, che mi interessa: il suo piacere nel travestirsi, nel trasformarsi, nel veder tramutare la sua immagine in mille modi diversi; e questo suo gusto fanciullesco nello stuzzicare il pericolo, nel tentare il diavolo. Almeno è ciò che penso fino a quel momento. Lo immagino libertino, nel vero senso della parola, uno che prova piacere a “ingannare il mondo” facendosi passare per qualcuno che non è. In fondo realizza il desiderio che tutti noi abbiamo di essere qualcun altro, di vivere al tre vite che non siano la nostra. Rappresenta la parte sognante di tutti noi. Lui però non si sveglia mai. (…)”
L’Autrice, per andare a fondo nelle molteplici vite di Ricardo, ha assoldato un detective privato, ha intervistato le fidanzate e le persone che lo hanno incontrato, fino a trovarsi faccia a faccia proprio con lui, l’impostore totale, in un confronto tanto rivelatore quanto a sua volta inattendibile.
L’uomo dai mille volti si legge d’un fiato, ha uno stile ritmato e, per la sua trama ai limiti dell’incredibile sembra un’opera di fantasia ma è, purtroppo, tristemente reale.
La Kronlund ha scritto e realizzato diversi documentari tra cui Nothingwood (in cui racconta la vita e il lavoro di Salim Shaheen, attore e regista afgano di film low budget girati contro il regime talebano), presentato nel 2017 nella «Quinzaine des cinéastes» al Festival di Cannes.
Rossella Montemurro

