giovedì, 21 Novembre 2024

Il 25 novembre a Matera il Soroptimist Club della città dei Sassi, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della  violenza sulle Donne,  ospita la psicoterapeuta Maura Anfossi, autrice del saggio “Emozioni a colori”

Lunedì 25 novembre p.v. alle 17.30 nella Sala Laura Battista della Biblioteca provinciale di Matera (ingresso da via Roma), il Soroptimist Club Matera con il patrocinio dell'Associazione Italiana Donne Medico, nell'ambito della Giornata Internazionale per...

Mobilità sanitaria: intesa apulo-lucana

Su proposta dell’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e Pnrr, Cosimo Latronico, la Giunta regionale ha approvato lo schema di accordo tra la Regione Basilicata e la Regione Puglia, per la compensazione della mobilità sanitaria interregionale. “Per la prima...

L’altro giorno ho ricevuto una telefonata particolare.

Era un mio ex alunno, adesso papà, che mi chiedeva “Professore, cosa direbbe ad un ragazzo bullizzato?”

La domanda prima mi meravigliò, ma poi mi incuriosì e risposi: “Se parlassi con un ragazzo che sta subendo bullismo, inizierei con il fargli capire che non è solo.

È importante che sappia che non è colpa sua e che quello che sta vivendo, per quanto doloroso, non definisce chi è come persona. Gli direi che chi lo bullizza probabilmente lo fa perché ha dei problemi propri, ma questo non giustifica il loro comportamento. Spesso i bulli cercano di far sentire gli altri inferiori per sentirsi migliori, ma questo non ha nulla a che fare con il valore reale della persona che subisce il bullismo.

Gli consiglierei di non affrontare questa situazione in silenzio. A volte, quando si subisce un’ingiustizia, si tende a chiudersi o a pensare che non ci sia una via d’uscita. Ma parlare con qualcuno di cui si fida — un genitore, un insegnante, un consigliere scolastico, o anche un amico —può fare una differenza enorme. La vergogna e la paura sono emozioni naturali, ma non devono impedirgli di chiedere aiuto. Raccontare cosa sta accadendo è un primo passo importante per trovare soluzioni. Gli direi anche che ci sono modi per affrontare il bullismo, come cercare di non reagire ai provocatori, poiché spesso i bulli si alimentano delle reazioni delle loro vittime. Se possibile, evitare situazioni in cui potrebbe trovarsi solo con chi lo bullizza potrebbe essere una buona strategia. Ma non dovrebbe mai sentirsi costretto a sopportare in silenzio. Infine, gli ricorderei che è una persona forte e coraggiosa. Superare queste situazioni richiede resilienza e il fatto stesso che stia cercando di andare avanti dimostra la sua forza. Chiedere aiuto non è segno di debolezza, ma di grande maturità e consapevolezza di sé. Nonostante ora la situazione possa sembrare insormontabile, con il giusto supporto e le giuste azioni, può migliorare, e lui può uscirne più forte di prima.”

Nicola Incampo

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