Oggi, in occasione della Giornata del Mediterraneo, Matera e Tetouan (Marocco) sono state ufficialmente proclamate Capitali Mediterranee della Cultura e del Dialogo 2026, un riconoscimento istituito dall’Unione per il Mediterraneo (UfM) e dalla Fondazione Anna Lindh....
È un mondo patinato, tendenzialmente d’élite, scintillante, ambito. Quello della danza è, soprattutto, un mondo a parte, con le sue regole, una disciplina ferrea e tanta tanta invidia. Le ballerine si squadrano, si studiano, ciascuna aspira a essere la migliore e per diventarlo è disposta a tutto, anche a sacrifici incredibili. Il corpo deve essere perfetto, come gli esercizi perché la perfezione non è un optional ma un dovere. Pazienza per i piedi sempre feriti, per le posizioni che stentano a essere mantenute per più di un minuto, per il dolore, le umiliazioni.
L’io narrante di Ballerine (Piemme, traduzione di Elena Cantoni) di Rachel Kapelke-Dale è Delphine, ballerina, figlia d’arte. La sua vita non poteva andare diversamente: con una madre étoile, perfetta e inarrivabile, ha iniziato da piccolina nella compagnia dell’Opéra di Parigi per poi entrare, dopo quattordici anni, nel balletto di San Pietroburgo e studiare da coreografa. A Parigi formava un trio indissolubile con Margaux e Lindsay. Amiche fin da ragazzine, caratterialmente diverse ma unite da giornate scandite da esercizi alla sbarra, dieta ferrea, scarpette con la punta di gesso e disciplina. D’altra parte, se insegui il sogno – o se nasci con la maledizione – del palcoscenico i sacrifici sono all’ordine del giorno, e la determinazione è tutto.
In Russia Delphine è andata per fuggire da una colpa segreta. Con Margaux e Lindsay non si sono più viste ma hanno continuato a sentirsi. Quando la direttrice del leggendario Palais Garnier la chiama affinché lei curi le coreografia di un balletto, dandole carta bianca sui ballerini, Delphine è convinta che quell’occasione la ricongiungerà alle sue grandi amiche. Margaux e Lindsay però non sono più quelle di prima e i grandi progetti di Delphine si scontrano con una realtà che non era quella immaginata.
Questo romanzo d’esordio della Kapelke-Dale, implacabile con il mondo della danza classica, si nutre di segreti – in primis quello che nasconde Delphine – e bugie, dei chiaroscuri dell’amicizia femminile e di colpi di scena che arrivano quando meno te lo aspetti e sono devastanti. Un ritmo incalzante, uno stile elegante, due piani temporali che si intersecano – il presente e un passato recente – fanno di Ballerine un libro irresistibile.
Giornalista, la Kapelke-Dale tiene per Vanity Fair la rubrica “Advice from the Stars” (“Consigli dalle star”), in cui immagina che le più grandi star di Hollywood rispondano ai quesiti dei lettori. Prima di frequentare la Brown e le università di Parigi e Londra, ha studiato per molti anni danza classica da professionista. Vive a Parigi, Ballerine è il suo primo romanzo, tradotto in molti paesi.
Rossella Montemurro