Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue. La Polizia di Stato di Matera, a seguito di indagini, ha...
“Infine, più importante di tutti, a mia moglie, fonte costante d’ispirazione.” È questa l’ultima frase del nuovo romanzo di George March, scrittore di successo, che non fa che confermare i sospetti di sua moglie: dietro il personaggio di Johanna, la protagonista, c’è lei, Mrs March. Proprio come le ha detto Patricia del panificio: “(…) Il modo in cui dice le cose, i suoi manierismi persino, o come si veste (…)”.
“Che cosa le aveva fatto meritare questa umiliazione? Adesso il mondo intero l’avrebbe guardata con occhi diversi. George la conosceva molto bene e forse aveva creduto che non l’avrebbe mai letto. Un’operazione rischiosa. Invece no, concluse con disprezzo, non la conosceva affatto così bene. Johanna – e ora se la immaginava vividamente, seduta accanto a lei in quel bar angusto, sudata e con i denti neri, le macchioline sul petto e un’esistenza meschina – non le assomigliava per niente. Riflette se fiondarsi in ogni libreria, comprare tutte le copie e in qualche modo distruggerle – un gigantesco falò in una fredda sera di dicembre –, ma ovviamente era una follia.”
Inizia così lo strepitoso Mrs March. La moglie dello scrittore (HarperCollins, traduzione di Stefano Beretta), l’esordio letterario di Virginia Feito, un thriller psicologico dallo stile molto cinematografico, narrato quasi per immagini.
Mrs March è la giovane seconda moglie di uno scrittore bestseller; in apparenza è una donna disinvolta e sicura di sé, in realtà ha mille insicurezze che prova a placare con outfit costosi. Si sente spesso inadeguata, mai all’altezza delle situazioni. Vive in un appartamento elegante sull’Upper East Side, ha un figlio dodicenne e una figliastra, 23enne, che il marito ha avuto dalle prime nozze. Le sue giornate si dividono tra lo shopping, la mondanità, l’organizzazione di party esclusivi fin quando la “scoperta” di Johanna non la trascina in un vortice di dubbi: “Qualcosa di così brutto descritto in modo così bello.
Per catturarti, ovviamente, e costringerti a leggere, seducendoti fino a concordare con questo ritratto deplorevole.
E tutto il mondo avrebbe saputo o, peggio ancora, avrebbe supposto. Avrebbero visto dentro di lei, la più perfida di tutte le violazioni”.
Ma questo è niente rispetto a un timore terribile nato dopo aver frugato tra i documenti del marito. Mrs March scopre un articolo di giornale che parla di una donna scomparsa. Forse George c’entra qualcosa? Nella notte, Mrs. March inizia a sentire strani rumori, i pensieri la assalgono senza sosta e in più nella casa iniziano ad apparire degli scarafaggi impossibili da debellare…
Atmosfere hitchcockiane con uno humour incredibilmente nero si alternano tra le pagine di Virginia Feito dando vita a una trama piena di suspense e paranoia che riesce a farci dubitare anche della nostra immagine riflessa in uno specchio. Da Mrs. March sarà tratto un film diretto e interpretato da Elisabeth Moss.
Per The Guardian “L’autrice ha fatto la cosa più spaventosa, meravigliosa e veramente romanzesca di tutte: ha guardato attraverso Mrs. March e i segreti vergognosi, meschini e torbidi che tutti si portano dentro.”
La Feito è nata a Madrid nel 1988 e ha vissuto tra Parigi e Londra, dove ha studiato inglese e arte drammatica alla Queen Mary University e ha scoperto il suo amore per la letteratura gotica e il teatro. Si è poi specializzata in marketing alla Miami Ad School. Vive a Madrid.
Rossella Montemurro