Entra nel vivo #ioleggoperché, il progetto nazionale di educazione e promozione della lettura organizzato dall'Associazione Italiana Editori (AIE) per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche. Numeri da record per la nona edizione, in...
“L’apicoltura va incentivata non solo per i buoi prodotti che si hanno dalle api ma perché tutta la filiera agricola ne trae vantaggio, insieme all’ambiente che ci circonda.”
Giunge da Massimo Battilomo, apicoltore materano, l’invito a praticare l’apicoltura, l’allevamento delle api per poter beneficiare dei loro prodotti. E quella di Massimo è una passione che arriva da lontano: “Il mondo delle api – racconta – mi appassiona da quando ero piccolo. Ad avvicinarmi concretamente è stato un amico apicoltore, poi ho potuto possedere i miei primi alveari che piano piano sono aumentati fino a diventare un’azienda apistica.”
Come si volge il mestiere di apicoltore?
“L’apicoltore non fa altro che seguire la crescita dei propri alveari, garantire una buona salute delle api ed evitare che possano sciamare – lo sciame è un gruppo di api operaie che, con la vecchia regina, abbandonano la colonia divenuta troppo popolosa, per fondarne una nuova – per avere famiglie forti e garantire un buon raccolto.”
Quali sono le accortezze da usare?
“La prima accortezza che un apicoltore deve avere è quella di garantire loro un ambiente sano e incontaminato: solo in questo modo si può praticare l’apicoltura. Inoltre, le api hanno bisogno di biodiversità. Un ambiente in cui si pratica la monocoltura non garantirà la sopravvivenza delle api. Infine, l’apicoltore deve tenere sotto controllo l’infestazione della varroa, un acaro parassita delle api che è la prima causa di morte delle famiglie.”
In che modo si raccoglie il miele?
“Il miele si raccoglie prelevando i mielari dalle famiglie. I mielari sono dei depositi in cui le api posano il miele raccolto. Dentro i mielari non c’è covata perché una griglia particolare impedisce solo alla regina di raggiungerli e andare a depositare. Quindi, quando l’apicoltore prenderà i mielari avrà solo il miele pulito in quanto non troverà né covata né la regina dentro a deporre.”
Quanti tipi di miele esistono?
“Ci sono due tipi di miele: il miele monoflora e il cosiddetto millefiori. Il miele monoflora è quel miele che si ottiene da un’unica fioritura – per esempio quella dell’arancio, dell’eucalipto, della sulla, dell’acacia o altre. Il millefiori è quel miele che si ottiene da più fioriture consecutive. Ovviamente ogni millefiori sarà diverso: quello fatto in pianura sarà diverso dal millefiori fatto in collina o in montagna.”
Ti è mai capitato qualche incidente con le api?
“Incidenti particolari non ne ho mai avuti, punture sì! Ma un apicoltore deve imparare a convivere con le punture delle api. Altri incidenti possono capitare durante il trasposto degli alveari: alcune arnie possono aprirsi le api possono fuoriuscire, di solito non ci sono gravi conseguenze”.
Rossella Montemurro