Fotografo, ingegnere, chirurgo, medico umanitario, poliziotto: Ricardo (o Alexandre, Daniel o Richard) è tutte queste cose. Ed è, soprattutto, abilissimo "a cambiare maschera, a contraffare i sentimenti più vari, a tramare inganni più astuti di Ulisse, a piangere,...
Si è svolto ieri pomeriggio, nella sala conferenze dell’Open Space APT in Piazza Vittorio Veneto a Matera, l’evento “Il Vangelo del Frugal e Change Management – il ‘si è sempre fatto così…’ non funziona più!”, promosso da Federmanager Basilicata per approfondire nuovi paradigmi di gestione aziendale in un contesto di permacrisi e cambiamento continuo.
L’iniziativa ha riunito manager, imprenditori e professionisti per confrontarsi su strumenti e approcci capaci di guidare il rinnovamento e sostenere una crescita realmente sostenibile. Dopo i saluti del presidente di Federmanager Basilicata, Luigi Prisco, il dibattito – moderato dal prof. Giovanni Schiuma, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università LUM ed esperto di management dell’innovazione – ha visto il contributo di Alessandro Martemucci, lean e frugal manager e autore di Frugal Management, e di Roberto Lorusso, change manager e autore de Il Vangelo del Change Management.
Schiuma ha evidenziato come «sia fondamentale creare un polo permanente in cui università, imprese ed enti pubblici collaborino per sviluppare progetti concreti di innovazione sostenibile. Solo una sinergia stabile può costruire una cultura dell’innovazione capace di affrontare le sfide attuali e future».
Roberto Lorusso ha sottolineato che «il cambiamento nelle aziende deve partire da una trasformazione culturale e mentale. Solo superando il retaggio del “si è sempre fatto così” sarà possibile affrontare con successo il passaggio generazionale e ridurre il divario tra competenze consolidate e nuove professionalità».
Nel suo intervento, Alessandro Martemucci ha mostrato come l’innovazione frugale possa diventare un potente motore di cambiamento strutturale, soprattutto in contesti caratterizzati da risorse limitate. Attraverso esempi pratici – dal packaging frugale del pane all’agricoltura di precisione nel settore vitivinicolo, fino alla riduzione delle dimensioni del rotolo di carta – ha illustrato come ripensare prodotti, processi e modelli organizzativi in modo essenziale possa generare efficienza, valore e nuove opportunità di mercato. «Il frugal management – ha spiegato – unisce efficienza e responsabilità sociale, puntando a creare valore sostenibile anche a partire da risorse ridotte. Innovare non significa rinunciare, ma migliorare con intelligenza».
Nel corso dell’incontro si è discusso anche del ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nelle PMI e della necessità di una riorganizzazione continua per mantenere competitività e capacità innovativa.
Con questa iniziativa, Federmanager Basilicata ribadisce il proprio impegno nel promuovere una cultura manageriale aperta all’innovazione e alla sostenibilità, a supporto delle imprese e dei manager del territorio lucano.

