Si è svolta questa mattina, presso la Sala Ottagonale della Tenuta Gala di Acerenza, la celebrazione dei vent’anni di attività del Centro di Riabilitazione “Don Michele Gala – Don Gnocchi”, una delle strutture di riferimento della Fondazione Don Gnocchi in Basilicata....

Leggere Letizia Pezzali significa venire travolti da una tempesta emotiva. Accade ogni volta, accade anche e soprattutto con il nuovo romanzo, Un animale innocente (Einaudi). Protagonista e io narrante è Vanda, una 45enne che si sente una novantenne. Se lo ripete, ha addosso acciacchi che secondo il medico dipendono dallo stress, tanto che la invita a prendersi qualche giorno di vacanza. Lei è un’assicuratrice da poco single dopo essere stata l’amante di Ettore, sposatissimo e con quasi dieci anni in più. Così, senza nessuna aspettativa, parte per Fuerteventura. Qui, l’incontro con un massaggiatore belga che ha la metà dei suoi anni la manda in tilt. Bello, delicato ma deciso allo stesso tempo, diventa la sua ossessione. Basta un massaggio fatto da Ben a farle cambiare prospettiva: vuole conferme, vuole sedurlo, vuole la certezza di essere ancora irresistibile. Vanda si mette compulsivamente sulle tracce del ragazzo, ma sarà lui a chiederle all’improvviso di nasconderlo nella camera dell’hotel perché in fuga dal fratello.
Pian piano viene fuori il passato scomposto e sfuggente di Ben, insieme a quello di Vanda.
Nel frattempo i due finiscono inevitabilmente a letto in un gioco di potere (“Tutto ha a che fare con il sesso. Tranne il sesso. Il sesso ha a che fare con il potere”) che è difficile da districare: è Vanda che ha in pugno Ben o accade il contrario?
Tra disvelamenti e colpi di scena, Un animale innocente è una lettura vertiginosa, che disorienta. Ed è allo stesso tempo splendida per l’eleganza e la raffinatezza stilistica che contraddistinguono la Pezzali. Inaspettato l’epilogo, ulteriore conferma della bravura dell’Autrice.
L’Autrice è nata a Pavia nel 1979. Il suo primo romanzo, L’età lirica (Baldini & Castoldi 2012), è stato finalista al Premio Calvino. Per Einaudi ha pubblicato anche Lealtà (2018) e Amare tutto (2020). È tradotta in molti Paesi.
Rossella Montemurro

