venerdì, 5 Dicembre 2025

Vent’anni di attività del Centro Gala-Don Gnocchi

Si è svolta questa mattina, presso la Sala Ottagonale della Tenuta Gala di Acerenza, la celebrazione dei vent’anni di attività del Centro di Riabilitazione “Don Michele Gala – Don Gnocchi”, una delle strutture di riferimento della Fondazione Don Gnocchi in Basilicata....

Nel 2024 i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, con competenza su Puglia e Basilicata, hanno recuperato e restituito al patrimonio culturale italiano un totale di 3.713 beni culturali a rischio di definitiva dispersione sul territorio nazionale ed internazionale.

I daati in crescita nel 2024 sono anche la conseguenza dell’entrata in vigore della Legge n.22 del 22 marzo 2022, che ha previsto l’inserimento nel Codice Penale di 17 nuovi articoli, apportando un severo inasprimento delle pene per i crimini relativi al patrimonio culturale. 
Le persone denunciate per furto di beni culturali sono passate da 27 a 34, quelle denunciate per scavo clandestino da 21 a 35, le denunciate per illecita esportazione da 17 a 38,  per reati paesaggistici da 46 a 65, per associazione a delinquere da 2 a 30, per il reato di ricettazione da 51 a 108, per il reato di danneggiamento da 8 a 40.

Aumentati anche i sequestri di: beni antiquariali archivistici e librari da 18 a 427, archeologici, da 2560 a 3286, di cui numismatica archeologica da 2164 a 2213. I denunciati sono passati complessivamente da 95 a 157. 
Si è inoltre rilevata una graduale diminuzione dei furti di beni culturali passati da 15 a 6. Sono state eseguite 24 perquisizioni domiciliari e locali che hanno consentito il recupero di 427 beni culturali archivistici e librari (documenti storici e manoscritti), 3286 reperti archeologici (ceramiche, vasellame e beni numismatici) e 22 opere d’arte false, per un valore economico complessivo stimato in 2.827.500 euro, qualora immessi sul mercato. Particolare impulso è stato dato al traffico internazionale di reperti archeologici e alla sorveglianza delle archeologiche disseminate su tutto il territorio delle due regioni di competenza. Proviene da queste aree, del resto, gran parte dell’archeologia nazionale illecitamente commercializzata poi all’estero. In tale quadro, nel 2024, sono state adottate misure tese all’identificazione sia dei diretti responsabili degli scavi clandestini che dei fruitori dei beni archeologici estirpati dal territorio. Le investigazioni sul fenomeno hanno consentito di segnalare all’autorità giudiziaria 35 persone per lo specifico reato di scavo clandestino ma anche, attraverso l’attento monitoraggio delle piattaforme e-commerce, ormai divenuti canali preferenziali per la compravendita di oggetti d’arte, il recupero di 415 reperti archeologici databili II e V sec. a.C., esposti in abitazioni private di stimati professionisti.

Altro settore di cruciale importanza in regioni come Puglia e Basilicata è la tutela del paesaggio. Per questo sono state incrementate le attività finalizzate a perseguire la realizzazione di opere edilizie abusive o realizzate in difformità rispetto ai progetti approvati in centri storici o comunque in aree sottoposte a vincolo
architettonico o paesaggistico. Le persone denunciate nel particolare settore sono 54, con il sequestro di strutture e di immobili ad uso residenziale, realizzati in aree vincolate in assenza o in difformità dai titoli urbanistici e paesaggistici, deturpanti il contesto tutelato di riferimento (Isole Tremiti e Trani).
In termini di attività preventiva e controllo, sono stati eseguiti 88 controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti antiquariali, 9 verifiche alla sicurezza anticrimine di musei, biblioteche ed archivi con la finalità di individuare i punti di criticità dei sistemi difensivi, 88 controlli nelle aree archeologiche ritenute potenzialmente più esposte alle aggressioni criminali, svolti congiuntamente dal personale delle Soprintendenze, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dell’Arma Territoriale, 115 controlli ad aree tutelate da vincoli paesaggistici, 862 controlli di beni culturali nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.

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