giovedì, 16 Gennaio 2025

Bardi e Latronico: più prevenzione con gli screening oncologici

“Gli screening oncologici rappresentano una delle più efficaci strategie di prevenzione e diagnosi precoce. Grazie al lavoro congiunto delle istituzioni, del personale sanitario e della cittadinanza, in Basilicata abbiamo raggiunto risultati incoraggianti. Lavoreremo...

“Il tema del riequilibrio della rappresentanza di genere nei Consigli e nelle giunte rappresenta una tematica stringente e di grande attualità, soprattutto alla luce del divario esistente in politica che limita la presenza delle donne nei processi decisionali”.

Lo dichiara la consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi, prendendo spunto da una nota dell’ex consigliera e assessore alla Regione Basilicata, Donatella Merra, in merito al ricorso elettorale.

Riferendosi alla pronuncia del Tar sugli esiti del voto, Pipponzi evidenzia che “come noto, la Consigliera di parità è un organo istituzionale deputato, quale Authority regionale, a sovrintendere alla esatta applicazione della normativa sulla parità di genere con specifico riferimento al mondo lavorativo e a promuovere la parità mediante azioni positive. Nel caso della mancata elezione di Donatella Merra, che lamenta l’assenza di supporto da parte degli organismi di parità, la disapplicazione del principio di parità di genere nasce da una norma di legge, che, come tale, è suscettibile di essere modificata dagli organi legislativi o dalla Corte costituzionale in un giudizio teso a dichiararne l’illegittimità, qualora la questione sia sollevata in un’aula di Tribunale”.

“Tanto premesso – continua Pipponzi – nella vicenda che riguarda Donatella Merra non vi erano, e non vi sono, i presupposti per un intervento dell’Ufficio che rappresento, in quanto il Tar di Basilicata, con sentenza, ha applicato correttamente il dettato normativo in vigore dal 2018 contenuto nella legge regionale numero 20, che, a parità di voti, fa valere l’ordine di collocazione nella lista di appartenenza. Tale norma non è stata mai stata oggetto di rilievi costituzionali né del governo in sede di promulgazione né delle Autorità giudiziarie.

Ritengo sia utile, però, sollevare il dibattito politico sull’applicazione del principio della rappresentanza di genere riferita alla legge regionale in questione, che se, come auspichiamo dovesse essere modificata troverebbe applicazione ex nunc”.

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