giovedì, 16 Gennaio 2025

Bardi e Latronico: più prevenzione con gli screening oncologici

“Gli screening oncologici rappresentano una delle più efficaci strategie di prevenzione e diagnosi precoce. Grazie al lavoro congiunto delle istituzioni, del personale sanitario e della cittadinanza, in Basilicata abbiamo raggiunto risultati incoraggianti. Lavoreremo...

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno tratto in arresto un 24enne del luogo, presunto autore della violenta aggressione subita da un 53enne del posto. In particolare la vittima, nel percorrere il marciapiede di via Monte Bianco, veniva colpita alle spalle con un corpo contundente, sino a stramazzare al suolo privo di sensi. Grazie alla segnalazione di alcuni passanti, l’immediato intervento dei carabinieri provocava la fuga dell’aggressore, che era in compagnia del padre, a bordo di un’utilitaria bianca. I sanitari del “118”, giunti sul posto, trasportavano il malcapitato presso il locale Ospedale ove gli venivano prestate le cure del caso. Le immediate indagini, grazie anche all’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, permettevano di identificare i fuggitivi, rintracciati nei pressi della propria abitazione ove giungevano a bordo dell’autovettura segnalata, l’utilitaria bianca, con addosso tracce pertinenti al reato da cui appariva evidente fosse stato commesso immediatamente prima. In ragione della ricostruzione dell’evento e dei gravi indizi di reità acquisiti, il 24enne veniva tratto in arresto per l’ipotesi di reato di lesioni aggravate. Sul conto del padre, invece, sono in corso approfondimenti per accertarne l’eventuale coinvolgimento. Il giovane arrestato, dopo le formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, veniva tradotto presso la propria abitazione, agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, dopo aver convalidato l’arresto, concordando con l’impianto accusatorio, disponeva la prosecuzione della custodia cautelare agli arresti domiciliari.

Si precisa che gli accertamenti compiuti finora sono comunque nella fase delle indagini preliminari, e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

Per l’attività repressiva operata dai Carabinieri sotto la direzione della Procura della Repubblica di Matera, è stata fondamentale la perfetta conoscenza del territorio nonché la collaborazione della vittima e di alcuni testimoni, che hanno riposto nelle Istituzioni la totale fiducia.

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