Nella mattinata odierna la Polizia di Stato di Matera è in questa Piazza Vittorio Veneto con un Ufficio Mobile, per rinnovare il proprio impegno nella lotta contro la violenza sulle donne. Come ogni anno, in occasione della Giornata internazionale per...
Lunedi 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, le allieve dell’Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento e del Basilia Basket di Potenza si incontreranno per lanciare e scambiarsi un messaggio di unità e solidarietà contro la violenza sulle donne.
L’attività sportiva rappresenta un momento di aggregazione, socializzazione e integrazione: è un veicolo di diffusione di valori, primo fra tutti il rispetto.
Il pomeriggio è stato caratterizzato da un mix simbolico di allenamento, tecniche di difesa personale e riflessioni attraverso la guida della psicologa psicoterapeuta Mariarosaria La Becca, responsabile di più SICURA – Laboratorio Femminile di Arti Marziali e Spicologia della Difesa Personale.
Secondo Serena Lamastra, direttrice dell’Accademia delle Arti Marziali “siamo contente di questa giornata in cui lo sport ha permesso di unire tante ragazze con un unico obiettivo: contrastare la violenza di genere e abbattere gli stereotipi.“
“Il connubio tra basket e arti marziali nel contesto della lotta contro la violenza sulle donne rappresenta un’importante iniziativa sociale. Entrambi gli sport promuovono valori fondamentali come il rispetto, la disciplina e la solidarietà. Il basket, attraverso il lavoro di squadra e la comunicazione, insegna l’importanza del supporto reciproco e della coesione, mentre le arti marziali offrono strumenti pratici per l’autodifesa e l’empowerment personale. Insieme, queste discipline possono sensibilizzare la comunità, incoraggiando una cultura di rispetto e uguaglianza. Sostenere eventi che uniscono questi sport diventa un potente messaggio di cambiamento e speranza” sostiene Marina Pecoriello, presidente del Basilia Basket.
“L’abbattimento del muro (istallazione simbolica che ha raccolto nel mese di novembre, le parole che le donne non vogliono più sentirsi dire) a conclusione della manifestazione rappresentano la volontà di “combattere” e vincere ogni forma di violenza” dichiara infine Alessandra Sprovera responsabile del progetto PIÙ SICURA.