Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...
Nell’ambito dei progetti sostenuti dal National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo centro di ricerca nazionale dedicato alla biodiversità, finanziato dal PNRR – Next Generation EU, il gruppo di ricerca dello Spoke 3 (Terra), guidato da Andrea Pilastro e Alejandro Corregidor Castro del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e da Michelangelo Morganti dell’IRSA-CNR, in collaborazione con Diego Rubolini e Andrea Romano dell’Università di Milano e Jacopo Cecere di ISPRA, sta monitorando, da circa 4 anni, l’effetto delle temperature sul successo riproduttivo del falco grillaio.
Il falco grillaio (Falco naumanni) è un piccolo rapace che si riproduce in colonie e che aveva trovato nel centro storico di Matera, nella zona dei Sassi, e in altre località della Puglia e della Basilicata un habitat ideale. Con una colonia di oltre 1000 coppie, la più grande del Mediterraneo, Matera ha rappresentato un osservatorio privilegiato per lo studio di questa specie.
Grazie a sistemi di registrazione della temperatura all’interno dei nidi, la ricerca del NBFC ha dimostrato che il drastico aumento del riscaldamento climatico sta compromettendo seriamente la riproduzione e la sopravvivenza della specie in Italia. L’aumento delle temperature ha causato un aumento della mortalità di embrioni e pulcini, nonostante la disponibilità di cibo.
Per affrontare questa emergenza, i ricercatori e le ricercatrici del Centro Nazionale della Biodiversità stanno progettando cassette nido artificiali, concepite per ridurre l’impatto delle ondate di calore sulla riproduzione del falco grillaio. I risultati della ricerca fungono da campanello d’allarme non solo per questa specie, ma per la salute degli ecosistemi agricoli nel loro complesso e il benessere delle comunità umane. Per questo è di fondamentale importanza investire nel monitoraggio della biodiversità e lavorare in sinergia fra diverse discipline per trovare soluzioni innovative a stretto giro.
Foto Davorin Tome