Nell’odierna mattinata, presieduta dal Prefetto di Matera Cristina Favilli, si è tenuta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla quale hanno preso parte il Subcommissario...
Prima di iniziare a leggere La vicina di casa (Piemme, traduzione di Cristina Ingiardi) di James Caine è doverosa una premessa: niente è come sembra. Le due voci che, sospese tra passato e presente, si alternano, sono punti di vista divergenti. C’è un rancore, ma anche tanto timore, che ha radici lontane. Nora, giovane donna in attesa, si è appena trasferita in una nuova casa con il marito Jameson; hanno deciso di tornare a Muskoka Lake, la città della sua infanzia, per avere accanto i genitori dopo la nascita del piccolo. Ma ad appena ventiquattr’ore dal trasloco in quello che ha tutta l’aria di essere un perfetto nido d’amore, Nora ha una spiacevole sorpresa. Kelly Van Patten, sua vecchia conoscenza, è la vicina di casa. È in forma, bellissima, raggiante: capelli biondi, occhi azzurri e un sorriso travolgente. È tornata nella sua vita con chissà quali intenzioni e non è indifferente a Jameson, che ovviamente non sa nulla dei trascorsi di entrambe.
Quando Kelly era arrivata nella stessa scuola di Nora, anni prima, aveva avuto la capacità di catturare ogni sguardo e attenzione, perfino quella di Beth, la migliore amica di Nora. I ragazzi cadevano ai suoi piedi e lei riusciva a essere magnetica con tutti. Grande manipolatrice, aveva rovinato l’adolescenza a Nora.
“Ho una famiglia felice. Un marito che amo. Una casa bellissima. Allora perché non riesco a dormire la notte, pensando alla nuova vicina che ci spia dalla finestra? So che vuole il mio posto. So che vuole mio marito. Ma non so perché…”
La vicina di casa è un thriller avvincente, pieno di colpi di scena.
James Caine ama i thriller psicologici. La sua stessa identità è misteriosa: James Caine è infatti uno pseudonimo. Vive in Canada.
Rossella Montemurro