Ha accettato l'ultima offerta del Dottore da 15mila euro Graziano, batterista di Scanzano Jonico, concorrente della puntata di questa sera di "Affari tuoi" - il gioco dei pacchi condotto da questa stagione da Stefano De Martino - su Rai Uno. I due pacchi rimasti...
C’è anche il Castello Tramontano di Matera, tra i 25 siti d’Italia (10 castelli, 4 forti, 1 torre, 1 casaforte), che nel prossimo fine settimana (11-12 maggio) saranno visitabili gratuitamente nell’ambito delle “Giornate nazionali dei castelli”, giunte alla 25esima edizione. L’iniziativa, realizzata dall’Istituto italiano dei castelli in collaborazione con il Comune di Matera e patrocinata dal ministero della Cultura, rientra in un progetto di valorizzazione e promozione dell’antico maniero materano, nell’ottica di una maggiore fruibilità turistica. Ne dà notizia il sindaco, Domenico Bennardi, con l’assessore al Patrimonio Angela Mazzone. Tra sabato e domenica si svolgeranno visite guidate gratuite con il protagonismo delle architetture, raccontate in diversi stati di conservazione, fruizione, destinazione e valorizzazione. Un viaggio nel tempo, reso possibile dall’Istituto Italiano dei Castelli (IiC), onlus a carattere scientifico fondata nel 1964 da Piero Gazzola che quest’anno compie 60 anni di attività, dedica a tutelare e valorizzare le architetture fortificate italiane di ogni epoca, stile, dimensione e stato di conservazione. Collocato in cima alla collina di Lapilli, il castello Tramontano in stile aragonese sovrasta la città e sarà anche la sede di un convegno aperto al pubblico in occasione del 60esimo anniversario dell’IiC. Il castello di Matera, è strettamente legato alle vicende del conte Giancarlo Tramontano, ambizioso uomo d’affari di origini campane diventato barone e successivamente conte di Matera nel XV secolo. La costruzione del castello, avviata fra il 1501 e il 1503, testimonia il desiderio del conte di consolidare il suo potere sulla città. Tuttavia, i rapporti tesi con i materani, dovuti anche a politiche fiscali ritenute vessatorie, portarono alla considerazione del castello come una fortificazione contro la città piuttosto che per essa. L’assassinio del conte Tramontano nel dicembre del 1514 interruppe bruscamente i lavori di costruzione, lasciando il castello incompiuto. Nonostante ciò, il Castello Tramontano rimane un simbolo di potere e ambizione, oltre che una testimonianza dell’architettura militare del Rinascimento. «Un’iniziativa importante -commentano Bennardi e Mazzone- che va nella direzione di valorizzare e rendere fruibile il castello, rappresentando una sorta di sperimentazione del progetto comunale di far visitare il nostro antico maniero per tutto l’anno».