sabato, 23 Novembre 2024

Bardi e il ricordo a Balvano del terremoto ‘80

Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...

Il presidente Bardi all’evento “Panorama on the road” di Matera

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Quando ero bambino mi impressionò molto l’espressione di un vecchietto: “Figlio mio, rapida passa la vita più di quanto rapida non batta l’ala di una mosca”.

E l’altro giorno mi venne in mente questa riflessione, perchè vidi un vecchietto solo, che si poggiava ad un bastone e cercava qualche cosa che forse neanche lui sapeva.

Questa scena mi venire in mente una poesia di Simonide di Ceo.

Simonide di Ceo nacque nel piccolo centro di Iuli, sull’isola di Ceo, nelle Cicladi. Dopo essersi distinto come poeta nella sua terra natale, fu chiamato ad Atene dal tiranno Ipparco, figlio di Pisistrato: egli, facendosi promotore di una politica di “mecenatismo”, aveva infatti favorito la riunione attorno a sé di numerosi artisti. Nella città dell’Attica Simonide si trattenne fino al 514 a.C.: dopo l’assassinio di Ipparco da parte dei tirannicidi Armodio e Aristogitone, iniziò a girovagare spostandosi da una località all’altra della Grecia.

Giunse così in Tessaglia, presso la corte degli Scopadi e degli Alevadi, e fece poi ritorno ad Atene nel periodo delle guerre persiane (490-479 a.C.)

Sulla figura di Simonide, caratterizzata da elementi di forte novità, fiorì già in età antica una ricca aneddotica: al lirico fu attribuita l’invenzione di una tecnica mnemonica che permettesse di imprimere i dati nella memoria tramite la fissazione di alcuni punti di riferimento visivi.

La poesia è la seguente

Uomo che vivi, non dire mai quel t’avvenga domani;

né, se felice vedi un uomo, quanto ciò duri.

Rapida passa la vita dell’uomo, più forse di quanto

rapida, nell’estate, batte una mosca l’ala.

L’uomo saggio non può impegnare il domani.

Quasi come se il domani dipendesse la lui.

È vero è u invito, ma quanta verità!

Avete mai riflettuto cheun nostro progetto se impegna il presente, certamente si realizzerà nella speranza.

Il progetto da costruire sarà difficile, ma sicuramente non sarà protetto.

Nella poesia ci invita a riflettere come la felicità di oggi sicuramente non sarà la felicità di domani.

Ecco perché è importante capire che nessuno ci può garantire che la felicità di oggi sarà la felicità di domani.

Chi è capace di trattenere di trattenere il giorno e l’ora?

Aveva ragione il vecchietto: “Rapida passa la vita più di quanto rapida non batta l’ala di una mosca”.

Nicola Incampo

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