domenica, 24 Novembre 2024

Bardi e il ricordo a Balvano del terremoto ‘80

Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...

Il presidente Bardi all’evento “Panorama on the road” di Matera

L’intervista del direttore di Panorama, Maurizio Belpietro, al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha aperto oggi a Matera, nella cornice del Relais Alvino, “Panorama on the road”, l’evento itinerante promosso dallo storico settimanale per esaminare con...

“A Pomarico della Basilicata l’autunno è lunghissimo e le castagne stanno tanto distanti, nei paesi montani, nella provincia di Potenza. A Chiama, il paese del libro di Sciascia, sono il sole d’autunno. Ricchezza, di certo. Il pasto dei popoli di paese.” È un confronto costante e suggestivo quello che il giornalista e scrittore di origini lucane Nunzio Festa fa nella sua nuova opera Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini (Tarka, collana Appenninica)

“Il  primo esemplare parallelismo fra alcuni paesi della Basilicata e alcuni margini della Lunigiana, lo potremmo rintracciare nelle influenze della storia, dove il passaggio dei popoli che hanno fatto il presente dell’ex Belpaese è visibile per la grazie dei reperti dei gesti dell’arte.”

Nel suo pellegrinare “sulle corde dell’Appennino” Nunzio Festa raccoglie immagini e parole di vicende antiche e moderne, e scorge prallelismi inaspettati in mezzo alle prevedibili divergenze.

Camminando incontra artisti, poeti e scrittori e anche un “cibosofo”; uno chef filosofo del cibo, e dellle conversazioni che nascono dagli incontri offe un resoconto in forma d’intervista.

In ogni pagina di questo “saggio narrativo”, ovunque vada, ci sono gli Appennini: “Battono e fremono, i monti. Sono carezze che arrivano, facilmente, guardando sopra, più i su delle nostre modeste e misere storie personali, quello che ogni volta, tutte le volte, crediamo essere sacrifici esistenziali e, addirittura, abbiamo la presunzione di configurare nella cartina momenti degni della Storia.”

Dalla narrativa alla poesia, Festa per Bertoni ha pubblicato Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste (Collana Aurora a cura di Bruno Mohorovich).

Solo per avere un’idea, ecco Facile facile troppo facile: “I luoghi ti diranno immenso amore / poi si spegnerà il loro piccolo cuore / : /L’ultima cosa che ti fa male / è diventare come gli altri: / anzi peggio dei peggiori / : pensieri urticanti – l’ultima / parentesi fra le (meno) significanti.”

Entrambi i libri saranno presentati martedì 23 aprile a Matera alle 17 nella sala conferenze “Laura Battista” della Biblioteca Stigliani. Interverranno l’autore e Alessia Monte.

Nunzio Festa è nato a Matera, dove ha lavorato nell’editoria e giornalismo, ha vissuto Pomarico, e attualmente vive in Lunigiana.

Giornalista, poeta e narratore, è collaboratore giornalistico per diversi spazi cartacei e telematici tra i quali Liguria Today, L’Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana,  Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie tipo: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.

Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d’Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D’inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.

Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d’Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).

Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l’antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.

Per Arduino Sacco Editore “L’amore ai tempi dell’alta velocità”.

Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.

Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.

Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.

Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”. A ottobre dello scorso anno per Ensemble ha pubblicato la raccolta di poesie   L’impianto stellare dei paesi solari.

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