L’acqua del Basento può essere utilizzata per scopi potabili. E’ la conclusione a cui giunge l’Azienda sanitaria di Potenza che ha emesso un giudizio di idoneità dopo aver preso visione delle analisi effettuate dall’Arpab, il cui risultato è in linea con quanto già...
La Coppa del Mondo di KICKBOXING della Wako, federazione internazionale olimpica di KICKBOXING, è approdata a Jesolo, dove, in quest’ultima settimana di settembre, più di 2000 atleti, tra i migliori, provenienti da tutto il mondo, si sono datti “battaglia” per aggiudicarsi una medaglia di quello che è uno tra gli eventi più importanti dell’anno.
La Wako world cup, è infatti valevole per il Ranking Internazionale di categoria.
Upgrade per l’atleta azzurra Monaco Viola, che conclude questo suo ennesimo evento Internazionale con una bellissima prestazione tecnica contrapposta alla Croata Siravic Masa (seconda nel ranking wako) ed alla Spagnola, Deman Lopez Dunya che vince gli ottavi per un punto negli ultimi secondi del match.
Non riescono purtroppo ad esprimersi Leonardo Zaccagnino, che perde per k.o. tecnico alla prima ripresa contro uno degli atleti “testa di serie” della sua categoria, lo Svedese Voss Sammy e Ludovica Mecca, che perde contro una connazionale il suo unico match nelle semifinali.
Convincente la prestazione di Luca Lovallo al suo esordio nelle gare Internazionali contro il sud africano Mahomed Ahmad.
I due hanno dato vita ad un match adrenalinico di altissimo livello: velocità, precisione ed intensità altissima hanno visto Lovallo dominare la prima ripresa e perdere la seconda, e quindi il match [come da regolamento nei tornei]; e quella di Simone Fabrizio che arresta la sua corsa all’ingresso delle semifinali in maniera analoga, dopo aver guadagnato gli ottavi con un match brillante che ha siglato il ritorno alle competizioni del Lucano tre volte Maglia Azzurra, con una vittoria per K.o. alla prima ripresa contro Gartner Erik.
“Si dice che la verità fa male a chi la modifica. Abbiamo perso, strappato un Bronzo senza vittoria per una fortuita combinazione dei gironi, e non addolciremo con giri di parole un risultato di cui siamo amareggiati ma orgogliosi.
Abbiamo perso dei match. Abbiamo perso delle occasioni durante i round e con esse abbiamo perso la possibilità di salire sul podio.
L’esperienza fatta a questo livello, il lavoro ed i sacrifici fatti per arrivare fin qui, la strada che tanti di loro, considerati tra i migliori in Italia, hanno fatto in questi anni per arrivare fin qui e l’orgoglio di come incrociano i guantoni i nostri ragazzi insieme a quello che hanno realizzato finora, non abbiamo perso.
Abbiamo fatto passi da giganti, e vedere questa nuova generazione di Fighter (4/5 di loro sono minorenni) made in Basilicata essere comunque così competitivi a livello Internazionale è fonte di soddisfazione che condivido e dedico a tutto lo staff dell’Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento, ai nostri sponsor ed al nostro presidente regionale Biagio Tralli.”