domenica, 24 Novembre 2024

Bardi e il ricordo a Balvano del terremoto ‘80

Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...

Il presidente Bardi all’evento “Panorama on the road” di Matera

L’intervista del direttore di Panorama, Maurizio Belpietro, al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha aperto oggi a Matera, nella cornice del Relais Alvino, “Panorama on the road”, l’evento itinerante promosso dallo storico settimanale per esaminare con...

Avete mai riflettuto che è importante saper leggere nelle cose?

Dobbiamo imparare a leggere nelle cose per imparare a conoscere il segreto di ogni cosa.

Facciamolo insieme con una favola di Fedro.

Il modello a cui Fedro si ispira è Esopo, scrittore greco che gli antichi considerarono l’iniziatore della favola letteraria.

Esopo, schiavo originario della Frigia, avrebbe per primo raccolto il materiale favolistico greco dando forma letteraria ad una materia che prima sopravviveva soprattutto a livello popolare.

Leggiamo insieme una favola di Fedro, proprio una favola che è fondata interamente su un gioco di parola, che è pieno di senso.

La favola è la seguente che  manca nella raccolta di Fedro ma è nella compilazione di Romulus.

Un viandante, lungo il cammino,

trova una spada per terra,

e la interroga: chi ti ha perduta?

E la spada: me uno solo, io parecchi.

In ogni cosa che si affaccia nella nostra vita c’è una lacrima di sudore e forse anche di sangue ed è per questo che merita di essere conosciuta ed apprezzata, magari anche stimata.

Teniamo presente che nelle cose che noi incontriamo c’è anche un tradimento, una prevaricazione, ed anche questi hanno bisogno di essere conosciuti, proprio per essere evitati e non essere ripetuti.

Inoltre c’è un altro traguardo che si raggiunge attraverso la conoscenza dell’intima struttura delle cose ed è l’educazione alla vita.

Ecco perché è necessario sapere.

Occorre imparare.

E se accade che arma sia stata perduta da uomo, la natura stessa dell’uomo invoca a chi la ritrovi di perderla per sempre.

Diceva un saggio: “Le armi al museo, la pace sulle strade”.

Nicola Incampo

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