mercoledì, 15 Gennaio 2025

È salito in cattedra per spiegare tutte le declinazioni dell’amore ieri sera a Matera nel parco del Castello Tramontano: l’amore secondo Checco Zalone è pieno di sfumature, doppi sensi, descrizioni trash e concetti che di politicamente corretto hanno ben poco. Eppure proprio questo che per altri artisti rappresenterebbe un limite, per Checco è un valore aggiunto, un marchio di fabbrica che lo porta ad essere amato per la sua geniale irriverenza. A conferma, il sold out per la sua prima tappa materana (si replica in serata) organizzata nell’ambito dell’Oversound Music Festival da DOGMA 95 (dietro le quinte c’è il manager materano Angelo Calculli), società specializzata nell’organizzazione di eventi live, nata dalla partnership tra Musica e Parole, MilanoK3 e PM Eventi.

Circa due ore in cui Checco è mattatore assoluto con i suoi cavalli di battaglia. Nel mirino dei suoi sketch, dissacranti e ironici, ha fatto irruzione anche l’attualità, con un Putin amante dei Ricchi e Poveri e un migrante al quale alcuni brani della musica italiana, opportunamente rielaborati, diventano un lasciapassare per l’integrazione. “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” diventa “Fatti mandare all’Imam a prendere curcuma” e la giovane artista Madame, per un gioco di vocali e consonanti, ricorda il “Ramadam”.

Fulmineo nelle sue battute, con tempi comici perfetti e una ricchezza e una padronanza non indifferente dei vari linguaggi dell’arte. Cantante, performer, attore: Checco Zalone è tutto questo, uno nessuno e centomila mentre (re)interpreta il maestro Muti, Bocelli, un Vasco Rossi che confronta spasmodicamente le sue analisi con quelle di Ligabue, Celentano e Mina alle prese con l’arteriosclerosi, il trapper Ragady, le famiglia Arcobaleno, Tiziano Ferro e Giuliano Sangiorgi…

Si ride davvero tanto, Zalone è questo, è forse l’antidoto ai tempi bui in cui viviamo.

Lo hanno affiancato sul palco Maurizio Bosso e Alice Basso, l’orchestra composta da Cippo al basso, Felice Di Turi alla batteria, Antonio Iammarino alla tastiera, Egidio Maggio alla chitarra, Vanessa Calderoli al sax. Lo spettacolo è prodotto da Arcobaleno Tre, MZL. Gli autori sono Luca Medici, Sergio Maria Rubino, Antonio Iammarino.

Rossella Montemurro

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