“Il campione analizzato non presenta superamenti dei valori ed è in linea con i risultati del precedente prelievo”. L’Arpab, su mandato dell’Azienda sanitaria di Potenza, ha analizzato le acque in uscita dal potabilizzatore di Masseria Romaniello attraverso un...
Cinque scrittori – Alessandra Acciai, Massimo Carlotto, Patrizia Rinaldi, Pasquale Ruju, Massimo Torre – per una storia corale, inquietante, bellissima. Youthless. Fiori di strada (Harper Collins) cattura fin dalle prime pagine, con una trama ad alto tasso adrenalinico. Le protagoniste sono minorenni che la vita ha già messo duramente alla prova. Diverse per estrazione sociale, accomunate dal bisogno di fuggire: c’è chi è in fuga dalla famiglia, chi dalla polizia, chi da sé stessa. Non hanno ancora 18 anni eppure, tutte, hanno alle spalle esperienze terribili. Anna e Claudia, gemelle sedicenni in simbiosi, si proteggono l’un l’altra, a maggior ragione ora che Anna è incinta. Léa è una ragazza francese prossima ai diciotto anni, attivista dei centri sociali e ricercata per aver ferito un poliziotto durante scontri di piazza. Rachida è una giovane senegalese, vuole ritrovare la madre per ricominciare lontano dal sistema di valori inaccettabile del suo clan. Alla sedicenne Teresa, invece, la madre è stata uccisa proprio dalla famiglia, che parla un solo linguaggio, quello della ’ndrangheta. Domitilla, infine, 17 anni, origini nobili e un passato in un prestigioso collegio svizzero, non può fare a meno di imbottirsi di eroina e pasticche: tutto in lei, dalla bellezza al lusso che le appartiene, stona con le altre. Sono in una cascina veneta che lasceranno in preda al panico quando sapranno della morte di una coetanea che era lì con loro, Stella. Decidono di fuggire, ma prima che possano farlo irrompono nella cascina due poliziotti, il sovrintendente Cristoforo Marino e il vicecommissario Giustina Rebellin, che le catturano. Sono due agenti infedeli e pericolosissimi che usano la divisa per mascherare un’indole disumana e condotte illecite. Le ragazze hanno la meglio, dovranno però continuare a scappare, braccate dalle forze dell’ordine e ormai nel mirino della Rebellin, poliziotta infedele pronta a tutto pur di vendicare l’affronto.
Sarà, il loro, un percorso a ostacoli lungo l’Italia, dal Veneto alla Calabria vagabondando per stradine sterrate, ville abbandonate e fatiscenti, auto rubate, mezzi di fortuna. Ma sarà anche un percorso interiore in cui si ritroveranno improvvisamente adulte a guardare in faccia una realtà che, per un motivo o per un altro, le ha condannate ai margini.
“Anna sembra una bambina che si sta lanciando a camminare; se poi è sola, senza Claudia, sembra che sta imparando a muovere i primi passi proprio a fianco a un precipizio. Mi dà questa idea. Mi ha raccontato un segreto che forse ho inteso male. Spero di averlo inteso male, perché quello che ho capito non dovrebbe succedere ai vivi. Quando sono tornata a letto, non sono riuscita a pregare. Sono riuscita invece a maledire.
Chissà, forse maledire è solo una preghiera al contrario.
La preghiera era lunga, ne ricordo solo una parte.
Se pure la dannazione eterna non dovesse esistere, che ne inventino una per te.
Ti costruiscano i demoni un inferno solo tuo.
Che le tue carni rinascano solo per essere strappate di nuovo, che la fame ti nutra, che la sete solidifichi il sangue come pietra nelle vene spaccate.
Gli anni non sono infiniti, le fiamme sono quasi pronte. Ti aspettano.”
Ricercate, sole, spaventate, costrette a prendere decisioni difficili pur di salvarsi. Il finale di questo romanzo bellissimo è aperto, lasciando sperare in un sequel. Nonostante sia scritta da cinque autori, lo stile è sempre omogeneo, coinvolgente. Non mancano passaggi truci e atmosfere torbide ed è davvero il minimo per cinque ragazze a cui è stata tolta la giovinezza.
GLI AUTORI
Alessandra Acciai – È nata a Roma e cresciuta a Firenze, ha lavorato in teatro, cinema e televisione. Come produttrice ha portato sullo schermo, fra le altre cose, Pecora Nera e Viva la sposa di Ascanio Celestini, ‘È stato il figlio’ e ‘La buca’ di Daniele Ciprì, Passione di John Turturro e Ferrante Fever di Giacomo Durzi.
Massimo Carlotto – Nato a Padova nel 1956, ha pubblicato una trentina di romanzi. Scrive anche per il teatro, il cinema, la televisione e il fumetto.
Patrizia Rinaldi – Laureata in Filosofia, vive e lavora a Napoli. Partecipa dal 2009 a progetti letterari presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida. I suoi libri sono stati tradotti in vari Paesi. Da Blanca (e/o, 2016), il primo di cinque romanzi con protagonista la detective ipovedente Bianca Occhiuzzi, è stata tratta l’omonima serie prodotta da Lux Vide e trasmessa da Rai 1 e Netflix. Nel 2016 ha vinto il Premio Andersen Miglior Scrittore, il maggiore riconoscimento italiano di letteratura per ragazzi.
Pasquale Ruju – Nasce a Nuoro nel 1962. Nel 1995 entra a far parte dello staff degli autori di Dylan Dog, diventando ben presto una delle firme principali della testata. Ha scritto e scrive anche albi di Nathan Never, Martin Mystère, Dampyr e Tex. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Cartoomics-If 2004 e il premio Anafi 2021 per la sceneggiatura. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo ‘Un caso come gli altri’ (e/o, finalista al Premio Scerbanenco), cui hanno fatto seguito, ancora per e/o, Nero di mare, ‘Stagione di cenere e Il codice della vendetta’ (2021, finalista al Premio Scerbanenco).
Massimo Torre – È nato a Napoli nel 1958. Vive e lavora a Roma come soggettista, sceneggiatore e head writer di fillm e serie televisive di successo. Ha pubblicato tre romanzi noir per e/o: ‘Chi ha paura di Pulcinella?’, ‘Uccidete Pulcinella’ e ‘La giustizia di Pulcinella’, e, per Giulio Perrone Editore, il romanzo ‘La Dora dei miei sogni’.
Rossella Montemurro