La casa editrice materana Altrimedia Edizioni sarà presente anche quest'anno a Roma alla Fiera della Piccola e Media Editoria Più Libri Più Liberi dal 4 all’8 Dicembre. In occasione della ventitreesima edizione di Più Libri Più Liberi, che si...
Quanto può essere affascinante una disciplina come la Storia? Tanto e la conferma è il successo che ha avuto ieri a Matera, a Casa Cava, la presentazione del libro del prof. Saverio Omar Ciccimarra Biografia dell’Italia monarchica. Storia d’Italia dal 1861 al 1946 (Altrimedia Edizioni). Docente di Storia e Filosofia, l’Autore ha scritto un compendio di storia che si interseca con altre discipline delineando un quadro dell’epoca quanto mai originale. Con estrema chiarezza, traccia un’analisi che procede per flash di letteratura, arte e suggestioni colte. All’imprescindibile substrato storico, con gli avvenimenti cruciali del periodo esaminato, scandaglia – grazie a un’ampia bibliografia – alcune Opere rappresentative di quelle vicende offrendo al lettore una traccia inedita. Con tali caratteristiche Biografia dell’Italia monarchica è un volume fruibile da un’ampia platea di lettori. Con Ciccimarra sono intervenuti Michele Andrisani (docente di Storia e Filosofia) e Patrizia Di Franco (dirigente scolastico del Liceo Artistico “Levi” e del Liceo Classico “Duni” di Matera). La serata è stata moderata dall’editore Vito Epifania.
Dalla bandella: “Il senso di una crisi della civiltà vissuto in ampia parte della società europea durante la guerra fu rappresentato con efficacia nel libro: Il tramonto dell’Occidente del filosofo tedesco Oswald Spengler, il quale sosteneva che l’Europa con la Grande guerra, era entrata in una fase di decadenza e di inaridimento. Il senso di angoscia profonda dell’individuo, eredità della catastrofe che si era compiuta con il conflitto, ebbe una sede privilegiata di riflessione anche all’interno dell’Esistenzialismo. Questa corrente filosofica, destinata a una duratura influenza nel corso del Novecento, poneva al centro dell’analisi la condizione dell’uomo moderno nella società di massa, il suo senso di solitudine, la percezione di un vuoto e di un’estraneità di fronte alla realtà storica. Punto di riferimento centrale dell’Esistenzialismo fu l’opera del 1927 Essere e tempo di Martin Heidegger, la quale rappresentò uno dei massimi tentativi di dare voce all’angoscia dell’uomo alienato, cioè reso estraneo a sé stesso, nel mondo della tecnica e della società di massa.”