Il rapporto Agenas sulle Aziende Sanitarie italiane, relativo all’anno 2023, che colloca l’ASM tra le meno performanti, merita un approfondimento poiché fotografa una situazione riveniente da un passato di avvicendamenti gestionali che non sempre ha permesso di...
È Veronica Raimo con Niente di vero (Einaudi), già vincitore del premio Strega Giovani, la vincitrice, proclamata dalla giuria presieduta da Paolo Mieli, del premio Viareggio-Repaci, sezione narrativa, alla sua 93esima edizione. A Vanni Santoni con La verità su tutto (Mondadori) e a Elena Stancanelli con Il tuffatore (La Nave di Teseo), è andato il premio Giuria-Viareggio.
Nel corso della cerimonia di premiazione, anche la consegna degli altri riconoscimenti: quello internazionale allo scrittore e giornalista Wlodek Goldkorn, il giornalistico all’opinionista politica Silvia Sciorilli Borrelli e opera prima a Pietro Castellitto per Gli Iperborei (Bompiani) mentre alla direttrice responsabile dei quotidiani di Editoriale Nazione Agnese Pini conferita la menzione speciale Viareggio-Repaci 2022.
Consegna poi al poeta Claudio Damiani, autore di Prima di nascere (Fazi), della pergamena del premio Viareggio-Repaci per la poesia, mentre per Carlo Carabba con La prima parte(Marsilio), e Silvia Bre con Le campane il riconoscimento Giuria Viareggio.
Per la saggistica premio a Silvia Ronchey con L’ultima immagine (Rizzoli Libri) mentre a Enrico Terrinoni con Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma (Feltrinelli) e a Vincenzo Trione con Artivismo (Einaudi) è andato il Giuria Viareggio.