Sono oltre 300 le persone con disabilità che in queste prima sei giornate di apertura del presepe vivente nei sassi di Matera hanno potuto visitare la rappresentazione natalizia assieme ad un loro accompagnatore. E' una delle più importanti novità di questa edizione,...
Insinuarsi nelle pieghe più oscure di una coppia e rimanerci. Osservare, scandagliare le dinamiche, passare ai raggi X le cause, spartire le colpe. Federica De Paolis non è nuova a descrizioni minuziose di legami sfilacciati. Dopo Le imperfette (DeA Planeta), il romanzo che ha vinto la seconda edizione del Premio DeA Planeta, l’Autrice è tornata in libreria con Le distrazioni (HarperCollins), un’altra trama che non fa sconti, in modo particolare sotto l’aspetto della psicologia dei personaggi.
La tensione tra Viola e Paolo è palpabile. Da tempo non sono più gli stessi, non si riconoscono più. Forse dal momento in cui Viola si è messa in testa di avere un figlio, a tutti i costi. E quando finalmente è rimasta incinta, al settimo mese, è stata vittima di un terribile incidente che l’ha completamente cambiata, costringendola per mesi in ospedale e lasciandole terribili vuoti (di amore, di memoria). E Paolo Viola non la riconosce più, probabilmente anche perché troppo assorbito dal lavoro in un’azienda in cui occupa un posto di rilievo e che sembra messo a rischio da alcune vicende giudiziarie poco chiare. Lui non riesce più a capirla. Battibecchi continui, incomprensioni, sospetti: è questo che ora c’è nella loro unione. Nemmeno Elia, quel bambino fortemente desiderato e nato per miracolo dopo l’incidente di Viola è stato in grado di dare una svolta, di aiutarli a ritrovarsi. Anzi, è diventato l’ennesimo motivo per cui litigare.
Elia ha diciotto mesi, è con Viola ai giardinetti. Stanno aspettando che arrivi Paolo, Viola deve andare a lezione di yoga. Quel giorno è più insofferente del solito, il marito sta facendo l’ennesimo ritardo e lei di quella pausa ha bisogno come fosse ossigeno. Appena lo vede arrivare da lontano, Viola non aspetta neanche che entri nel parco e se ne va. Ma proprio in quel momento lui è raggiunto da una telefonata, deve tornare in ufficio, un impianto di cui è responsabile ha preso fuoco. Elia resta solo. Abbandonato al suo destino. In una porzione di Roma grigia e desolata come una landa. Prima che la coppia si accorga che è scomparso passano secondi, minuti. L’incubo di ogni genitore si materializza nel modo più subdolo e contorto. Restii a denunciare la scomparsa del piccolo – una denuncia porterebbe a inevitabili ripercussioni legali che coinvolgerebbero Viola, visto il suo stato di salute non ottimale a seguito dell’incidente –, iniziano una ricerca disperata tra congetture e ipotesi in cui emergeranno silenzi, omissioni, piccole menzogne e verità impronunciabili. Dando corpo a una delle paure più atroci di un genitore, la De Paolis regala ai lettori un romanzo esplosivo e intensissimo, fino allo straordinario, inatteso, finale.
Nata a Roma nel 1971, Federica De Paolis è dialoghista cinematografica e autrice televisiva. Ha insegnato allo IED e insegna alla scuola di scrittura creativa Molly Bloom.
Ha scritto numerosi altri romanzi, vincitori di premi e tradotti in diverse lingue, tra cui ricordiamo Lasciami andare (Fazi Editore), Ti ascolto (Bompiani), Rewind (Bompiani) e Notturno Salentino (Mondadori). Scrive per La Stampa.
Rossella Montemurro