sabato, 23 Novembre 2024

Bardi e il ricordo a Balvano del terremoto ‘80

Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...

Il presidente Bardi all’evento “Panorama on the road” di Matera

L’intervista del direttore di Panorama, Maurizio Belpietro, al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha aperto oggi a Matera, nella cornice del Relais Alvino, “Panorama on the road”, l’evento itinerante promosso dallo storico settimanale per esaminare con...

Con un’operazione congiunta della Polizia di Stato e dei Carabinieri, un uomo è stato arrestato a Bernalda dopo aver minacciato alcune persone con un fucile all’interno di un esercizio commerciale.
Un imprenditore agricolo di Bernalda di 47 anni, incensurato, è entrato in un esercizio commerciale situato sulla S.S. 407 Basentana profferendo frasi minacciose all’indirizzo dei dipendenti.
Da quanto poi riferito dai presenti, sembra che ce l’avesse con uno dei soci dell’attività accusandolo di tenere una relazione sentimentale clandestina con la sua attuale compagna.
Usciva dall’esercizio per tornarvi dopo circa dieci minuti, questa volta però imbracciando un fucile, in cerca del suo rivale al momento non presente.
Dopo aver minacciato la sorella dell’uomo di spararla se non avesse trovato il fratello, andava via allontanandosi sulla sua macchina.
Allertato il 113, personale del Commissariato di P.S. di Pisticci è subito giunto sul posto e ha avviato le ricerche dell’uomo unitamente ai Carabinieri della Stazione di Bernalda.
La sinergia tra Polizia e Carabinieri ha funzionato, perché in breve entrambi hanno rintracciato l’uomo. Era in un casolare nella propria azienda agricola in Bernalda. Non ha opposto resistenza e ha consegnato il fucile, che era caricato con una cartuccia, nonché altre tre cartucce custodite in un cassetto.
Dagli accertamenti effettuati, è risultato che il fucile era appartenuto al nonno, deceduto.
L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria per minacce gravi, porto e detenzione abusiva di armi. L’arma e le cartucce sono state sequestrate.

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