domenica, 24 Novembre 2024

Crisi idrica: l’Asp certifica l’uso potabile delle acque del Basento

L’acqua del Basento può essere utilizzata per scopi potabili. E’ la conclusione a cui giunge l’Azienda sanitaria di Potenza che ha emesso un giudizio di idoneità dopo aver preso visione delle analisi effettuate dall’Arpab, il cui risultato è in linea con quanto già...

Sta suscitando grandi emozioni la mostra dedicata a Sandro Chia, inauguarata lo scorso 21 ottobre – potrà essere visitata fino al 31 marzo 2018 – presso la Pinacoteca Metropolitana di Bari. Di particolare impatto visivo le dieci grandi sculture, copie 1/1 in terracotta tratte da altrettanti elementi del celebre esercito di guerrieri dell’imperatore Qin Shi Huang ritrovate in Cina, nei pressi di Xi’an, nel lontano 1974, rielaborate dal grande artista toscano con la sua personale, vivacissima cromia, che costituisce una vera e propria “riappropriazione artistica”, capace di conferire nuova vita e nuovi significati a questi pezzi straordinari “archeologici”. L’effetto spiazzante prodotto dai guerrieri di Chia è ulteriormente accresciuto dal loro posizionamento nelle sale della collezione permanente della Pinacoteca di Bari, dove dialogano con icone, affreschi e sculture d’epoca medievale, col grande presepe in pietra di Paolo da Cassano, risalente ai primi decenni del Cinquecento e con la imperdibile sequenza di tavole e polittici di Antonio, Bartolomeo e Alvise Vivarini, tutti di provenienza pugliese. La mostra è arricchita inoltre dalle copie di sette bellissime teste di guerrieri di Xi’an, anch’esse “rivisitate” dalla audacissima policromia del Chia, da sedici grandi, coloratissimi monotipi, opere assolutamente uniche, non replicabili, i cui elementi caratterizzanti sono il segno e il colore intenso e vivace, e da dieci tecniche miste ispirate anch’esse al formidabile esercito cinese.
Il catalogo, edito da Papiro Art di Torino, e curato da Clara Gelao ed Enzo Di Martino, contiene i saggi introduttivi dei curatori e le foto a colori di tutte le opere esposte, riprese anche nel loro originalissimo allestimento nella Pinacoteca di Bari.

Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”
Via Spalato, 19/Lungomare Nazario Sauro, 27 (IV piano) 70121 Bari
Telef. 080/ 5412420-2-4-6-7
www.pinacotecabari.it

Alla Pinacoteca metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all’ex Palazzo della Provincia.
Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale “Pane e Pomodoro”, ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all’altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell’ex Provincia dove, al IV piano, ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.

Giorni e orari di apertura:
dal martedì al sabato 09,00 – 19.00
(ultimo ingresso consentito ore 18:30)
domenica 09.00 – 13.00 (ultimo ingresso consentito ore 12:30)
lunedì e festività infrasettimanali chiuso

Biglietto intero € 3,00

Biglietto ridotto € 0,50:
– soci ICOM*;
– soci FAI*;
– soci TOURING*;
– soci EMERGENCY*;
– possessori coupon QUI!CULTURA;
– soci COOP*;
– insegnanti* singoli;
– guide turistiche* singole.

Gratuito:
– minori di 18 anni e maggiori di 65 anni;
– disabili e loro accompagnatori;
– studenti universitari* e di istituti AFAM* (Acc. Belle Arti e Conservatori Musicali);
– insegnanti* accompagnatori di gruppi scolastici;
– guide turistiche* di gruppi con più di tre persone;
– giornalisti*;
– per tutti prima domenica di ogni mese.

* muniti di relativa tessera di iscrizione alla categoria o altro documento equivalente

Ingresso libero per tutti:
la prima domenica di ogni mese (D. M. MIBACT 27-6-2014 n. 94)
in occasione di eventi, quando espressamente indicati in sede e  su locandine e inviti.

La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

La visita alle mostre in corso è inclusa nel biglietto d’ingresso.

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