Partecipazione, animazione, attività di continuità sul tema della sostenibilità e della difesa delle nostre città dalla crisi climatica. Una giornata insieme, per tutti e sei i plessi dell’Istituto Comprensivo Pascoli di Matera, per parlare di natura, di rispetto per...
Era la prova del nove, quella che avrebbe reso l’idea della compattezza e della consistenza del Metapontino per la richiesta del Capodanno Rai 2018 “L’anno che verrà”. Una occasione imminente ma anche simbolica per richiamare un concetto: non si può escludere da un percorso di promozione turistica proprio l’area con più consistenza ricettiva, più del 50% dell’intera Regione.
Ebbene, se doveva essere tale, la prova è stata superata alla grande. E così, a un giorno dalle notizie sul sequestro delle vasche di raccolta idrica all’impianto Itrec di Trisaia, il territorio si è ritrovato compatto su un tema condiviso: il potenziale turistico e la richiesta che questa vocazione sia riconosciuta dalla Regione.
A Nova Siri, all’Oratorio parrocchiale, si è tenuta l’assemblea del Comitato Meta Siris per scongiurare l’ipotesi che rischierebbe di escludere, in ben cinque edizioni, proprio l’area turisticamente più sviluppata, ma anche capace di offrire vantaggi sul piano della logistica e della raggiungibilità grazie alla SS 106.
Ha condotto la serata il giornalista Pino Suriano, che ha dato la parola al presidente del Comitato Vincenzo Montagna. A seguire una pioggia di interventi di sostegno da rappresentanti del mondo turistico (Antonello De Santis, di Rete Italia Jonica; Giuseppe Ferrara, Confindustria Gruppo Giovani); compatto il mondo agricolo del territorio con gli interventi di Nicola Serio (Cia), Piergiorgio Quarto (Coldiretti) e Fedele Cirillo (Confagricoltura); non meno il mondo delle associazioni con l’intervento di Maria Teresa Prestera. Per Confesercenti ha parlato Sigismondo Mangialardi, mentre l’archeologa Mary Padula ha illustrato invece le peculiarità culturali del territorio.
Significativo il segnale arrivato dal Pollino. Dei legami di contiguità tra Pollino e Metapontino, anche in termini di proposta turistica unitaria, ha parlato l’ex direttore del Parco Nazionale del Pollino Annibale Formica. C’era anche il Presidente della Pro Loco di Terranova Antonio Di Taranto.
Di grande interesse il parterre, che ha visto schierati i sindaci di tanti del territorio, non solo del metapontino. Presenti i primi cittadini Enrico Mascia sindaco di Policoro; Raffaello Ripoli, Scanzano; Piero Marrese, Montalbano; Viviana Verri, Pisticci; Eliana Acito, vice sindaco di Bernalda; Gennaro Labollita, San Giorgio Lucano.
Oltre ai sindaci, presenti molti altri amministratori che sono arrivati da Colobraro (Elena Di Napoli), Tursi (Maria Anglona Adduce), Valsinni (Giuseppe Truncellito), Rotondella (Mario Bianco). Presente il consigliere Maria Carmela Varasano di Nova Siri. Presenti anche i consiglieri di molti gruppi di minoranza, come Antonio Acinapura per Nova Siri; Gianni di Pierri, Gianluca Maiuri ed Enrico Bianco di Policoro, segno di una trasversalità del consenso. Importante la presenza di Rosario La Sala, consigliere comunale di San Severino Lucano. In sala anche l’ex parlamentare di Nova Siri Cosimo Latronico.
In gran numero le Pro Loco. C’erano quelle di Nova Siri, Valsinni, Scanzano, Policoro, Pisticci e Terranova. Sostegno ufficiale da quelle di Tursi e Montalbano. Per il mondo associativo significativa la presenza di Ottorino Arbia, Presidente Arci Bsilicata. Rilevante anche quella di Filippo Marino, presidente della sezione Servizi e Turismo della Confcommercio di Matera.
Visibile, inoltre, il colpo d’occhio del pubblico, che ha dato il segno della condivisione popolare dell’iniziativa. Attiva anche una raccolta firme di sostegno e un piano di condivisione attraverso gadget, manifesti e la pagina Facebook “Meta Siris 2018” curati da Francesco Lomonaco.
“Adesso la prossima mossa del Comitato – ha detto in conclusione il presidente del Comitato Vincenzo Montagna – è la richiesta di un incontro con il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, per illustrare le nostre ragioni”. Di sicuro ci si arriva con l’entusiasmo di un grande consenso, una investitura popolare e istituzionale forte.
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