domenica, 22 Dicembre 2024

Il prof. Incampo e la leggenda della stella di Natale

Vorrei iniziare questa mia riflessione sul Natale raccontandovi una leggenda messicana: “La leggenda della stella di Natale”. “In un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea. Quando venne la notte di Natale, tutti andarono in chiesa con un piccolo...

Lanciare un messaggio di speranza perché venga restituito quanto prima ai bambini e agli adulti il tempo sereno, libero e scanzonato del gioco come momento unico e insostituibile per conoscere, imparare, condividere, esprimere socialità e creatività: è questo l’obiettivo de Il gioco ri-creativo, un volumetto che racchiude gli antichi giochi materani riprodotti in tufo dall’artista materano Franco Di Pede (in copertina una sua opera dedicata al poeta Leonardo Sinisgalli) dello Studio Arti Visive, con i testi di Carla Cantore, arteterapeuta, e gli scatti fotografici dei giochi a cura di Antonello Di Gennaro.

Un libricino prezioso, una carrellata di “giochi materani di una volta” che i più grandi guarderanno con nostalgia mentre i più piccoli con curiosità.

“I giochi rappresentano anche una parte importante della nostra memoria collettiva, del nostro patrimonio culturale, sono il testimone ideale che ogni generazione deve poter tramandare a quella successiva. – spiega il prof. Di Pede nella prefazione – Ed è per queste ragioni che abbiamo scelto quattordici antichi giochi della tradizione materana e li abbiamo ri-creati adoperando il tufo (o meglio la calcarenite), proprio per recuperare, a beneficio delle generazioni future, insieme al legame con il nostro territorio, anche tutta quella creatività e quella gioia che si provava (e che si può ancora provare) nel costruire con le proprie mani semplici occasioni di svago e divertimento”.

La Pupa di pezza, la Settimana, Spacca mattone, la Trottola… il prof. Di Pede ha ricreato questi e tanti altri giochi, quelli che nel secolo scorso allietavano le giornate dei bimbi negli antichi rioni. Non è un caso se Il gioco ri-creativo sia stato pubblicato durante la pandemia: “In questi tempi di emergenza sanitaria a noi tutti (ma soprattutto ai bambini) è stato richiesto un sacrificio enorme in termini di socializzazione: la rinuncia all’incontro con gli altri, la rinuncia ai principali luoghi di aggregazione, la rinuncia al gioco come momento spontaneo di svago ma anche di apprendimento, di crescita, di sviluppo psicofisico e relazionale”, sottolinea il professore.

Secondo Di Gennaro, il senso è quello di “rendere patrimonio la memoria, nella piena consapevolezza circa le possibilità e il ruolo della fotografia nel mostro mondo, il suo valore estetico ma anche civile per riaffermare un attaccamento alla vota e all’identità dei luoghi che abitiamo”.

Franco Di Pede è nato a Matera (Italia) ove vive e svolge la sua attività artistica. Nel 1956 si è diplomato al Liceo artistico di Napoli. Ha frequentato anche l’Accademia di Belle Arti e la facoltà di Architettura della stessa città. Dal 1957 al 1981 è stato ordinario di Educazione Artistica nelle scuole medie del materano. Nel 1964 apre la galleria Studio poi Arti Visive. I suoi interessi si distribuiscono in più campi: architettura, pittura, scultura, fotografia arredamento, design e storia locale. Inoltre collabora a quotidiani e riviste specializzate. Come animatore culturale sempre per tener vivo il discorso sulla problematica del recupero e conservazione dei Sassi ha organizzato workshop e ha tenuto più di cinquecento mostre personali e collettive in Italia e all’estero per stimolare l’interesse internazionale verso il singolare “habitat” materano. Fra gli stati esteri basta ricordare Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone, Cina e molti altri stati europei. I suoi lavori sono presenti in molti musei e collezioni private in Italia e all’estero. Ha pubblicato diversi libri monografici di storia locale.


Antonello Di Gennaro, Editorial and corporate photographer, è nato a Matera dove vive e lavora dal 1992 Ha studiato filosofia presso l’Università degli studi di Bari, svolge la sua ricerca nel campo della fotografia professionale occupandosi di svariati ambiti di specializzazione che spaziano dal settore editoriale a quello aziendale, completando il percorso con il suo amore innato per il reportage demo-etnografico. Realizza alcuni reportages a livello nazionale con relative pubblicazioni. Docente in vari corsi di fotografia commissionati da Istituti Tecnici professionali, ed associazioni culturali (Progetto Immagine Matera). Realizza alcune banche fotografiche informatizzate nel comparto dell’oggettistica turistico-storico-culturale e partecipa attivamente alle iniziative del Tau Visual di Milano. Ha realizzato oltre 62 volumi, collabora con prestigiose case editrici nazionali.
Partecipa come autore ed organizzatore, con la collaborazione di Franco Di Pede -artista, Luca Colacicco- artigiano “Visioni magiche della materia” a Matera a gennaio 2020 presso lo Studio Arti Visive.
Presentazione opera editoriale “Matera 626/627 2 luglio” volume autoprodotto.
Il risultato di una ricerca di antropologia visuale sulla festa della M.S. Bruna del 2 luglio presso la sede del
MIPP Malta Istitute Professional Photography nov/2019.

Carla Cantore, fotografa professionista e Arte Terapeuta (iscritta APISAT – n. 120/2020); formatore certificato Metodo Caviardage® di T. Festa.
Ha appreso da Cristina Nuñez “Il metodo The Self-Portrait Experience” sull’autoritratto terapeutico. Ha iniziato ad occuparsi di fotografia sociale e documentaria collaborando con l’ARCI di Bari seguendo progetti sui disagi adolescenziali e sulla questione dei rifugiati politici.
Ha realizzato il progetto a lungo termine MIRRORLESS – senza specchio, con la relativa pubblicazione del volume fotografico. Un reportage sul tema del “disturbo del comportamento alimentare” sulla base di una ricerca durata tre anni e concretizzata nel Centro Multidisciplinare Integrato DCA “G. Gioia” di Chiaromonte (Pz) – Italia seguendo alcuni pazienti per i sei mesi del loro ricovero. Ha collaborato con l’associazione “Il Girasole Onlus” alla realizzazione di laboratori artistico-creativi, con dei bambini con difficoltà socio-economiche. Ha svolto un tirocinio professionalizzante presso il Centro studi meditazione e yoga “Al Jalil Yoga” di fotografia meditativa, forma arte e meditazione, di destrutturazione e ricostruzione per il superamento dei blocchi interiori attraverso il passaggio dall’invisibile “la meditazione” al visibile – materia l’opera realizzata. Conduce laboratori di arteterapia e fotografici presso l’associazione A.Ma.Sa.M. – Associazione Materana per la salute mentale.

Rossella Montemurro

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