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Oggi vorrei fare una riflessione sullo “stupore” e lo vorrei fare partendo una frase dello scrittore Mircea Eliade, noto studioso delle religioni.
“Essere uomo significa essere religioso e gli uomini sono religiosi perché sono intelligenti”.
Ma la fonte dell’intelligenza umana è lo stupore, cioè la capacità naturale dell’uomo di meravigliarsi di fronte al mondo che lo circonda.
Ma dove nasce la meraviglia?
La meraviglia nasce da tutto ciò che è inatteso, o meglio da tutto ciò che va al di là della propria immaginazione.
Così la bellezza della natura e dell’universo come ad esempio il cielo, il sole, le stelle, o tramonti, i monti, i laghi e i mari, suscitano sempre meraviglia: sono realtà che fanno pensare e riflettere sul trascendente, cioè su ciò che sta oltre è l’uomo con il suo stupore e la sua intelligenza.
Ma chi è l’uomo?
L’uomo è un essere che si meraviglia, un essere intelligente che si interroga e riflette.
E attraverso la meraviglia manifesta il desiderio di conoscere e scoprire i perché dell’universo e il senso della vita.
Guardando all’armonia del cosmo, al suo ordine e alla sua perfezione, inevitabilmente si chiede chi è stato a mettere ordine!
È tutto frutto del caso o forse esiste un essere superiore che ha ideato tutto?.
È evidente che mentre si meraviglia si interroga sulla bellezza della vita.
L’uomo fa anche l’esperienza della difficoltà e della fragilità della vita.
Sperimenta la gioia di vivere, ma anche la dolorosa realtà della malattia e della morte.
La Sacra Scrittura di ricorda che “la vita dell’uomo è come un soffio, passa in fretta come un sogno del mattino!”
Ogni uomo di fronte alle realtà misteriosa della vita, si chiede: Chi sono? Perché vivo? Da dove vengo? Qual è il mio destino? Perché c’è il male? Perché ci sono la sofferenza e la morte?
Queste sono le domande intime e profonde, cioè le domande fondamentali sul senso della vita che ogni uomo si fa in modo consapevole o inconsapevole.
Ma che cosa è il senso religioso?
Il senso religioso è la naturale intuizione di Dio che, lungo la storia, ha dato origine alla religione.
L’uomo attraverso la riflessione sul senso della vita è arrivato a comprendere che non esistono sono le cose materiali e visibili, ma ha intuito l’esistenza di una realtà spirituale e invisibile che è al di là del nostro sguardo: un essere grande e potente, che dà la vita.
Un essere infinito e misterioso chiamato Dio.
Pertanto, la ricerca del senso della vita è in realtà la ricerca di Dio, quella ricerca che esprime il senso religioso di ogni uomo e che Sant’Agostino chiama nostalgia di Dio, ossia la nostalgia delle proprie origini, che sono in Dio creatore.
Nicola Incampo
Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica