Pubblichiamo il testo dell’omelia pronunciata da mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, durante la Messa del giorno di Natale: Carissimi, oggi, in questa magnifica Basilica Cattedrale, siamo entrati nella grotta di...
Il Presidente, Paolo Emilio Stasi nella foto), e i soci del Circolo La Scaletta esprimono viva soddisfazione per l’assegnazione del Premio Gianluca Spina per l’Innovazione Digitale nei Beni e nelle Attività culturali al progetto ‘Vicinato a Pozzo’, realizzato dal Comune di Matera. Il riconoscimento è stato attribuito lo scorso 28 maggio dall’Osservatorio Innovazione Digitale del Politecnico di Milano, per la capacità di rappresentare un modello virtuoso di programmazione strategica legato alla valorizzazione tecnologica del patrimonio artistico e culturale del territorio.
“Con il progetto Vicinato a Pozzo- ha sottolineato Stasi- Matera è tornata a vincere, grazie al potente connubio tra l’identità della Città e l’innovazione tecnologica, che ci indica la via per guardare al futuro e sperimentare nuove modalità di fruizione in ambito culturale. Un futuro dal cuore antico in cui la valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio passa attraverso l’ausilio di contributi multimediali, in grado di trasformare un percorso espositivo in un viaggio esperienziale. Il progetto Vicinato a Pozzo – ha continuato l’architetto-si avvale di filmati d’archivio, foto e suoni d’ambiente, che permettono al visitatore d’immergersi nella Matera degli anni ’50, con la vita nei Sassi scandita dalle voci del vicinato, luogo d’incontro e cellula vitale di quel mondo antico. Un vicinato studiato e fotografato da intellettuali dell’epoca come Carlo Levi, Henri Cartier-Bresson, ed infine dal “laboratorio” ideato da Adriano Olivetti, che lo utilizzò come modello nella progettazione urbanistica di Borgo La Martella, solo per citarne alcuni.
Una vittoria – ha concluso il presidente del Circolo La Scaletta – che ancora una volta ci rende orgogliosi della nostra storia e delle nostre radici, radici solide da cui è importante ripartire per costruire e innovare il futuro delle nuove generazioni”.