Site icon TuttoH24.info

Verso ritmi lavorativi più “umani” e momenti da dedicare a sé stessi: presentato “Il tempo non è denaro” di Giorgio Maran

Basterebbero poche misure per modificare sensibilmente la qualità delle nostre vite. In primis, riequilibrare tempo di vita e tempo di lavoro intervenendo sull’orario di lavoro. È proprio partendo da questi presupposti che Giorgio Maran ha scritto Il tempo non è denaro. Perché la settimana di 4 giorni è urgente e necessaria (Altrimedia Edizioni). Il volume è stato presentato nel pomeriggio dalla casa editrice materana in diretta streaming sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/altrimediaedizioni/ e sul canale You Tube https://www.youtube.com/user/altrimediaedizioni all’interno del cartellone del Maggio dei Libri.

Dopo i saluti della direttrice editoriale di Altrimedia, Gabriella Lanzillotta, l’editore Vito Epifania ha intervistato l’autore. È intervenuta la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein che ha firmato la prefazione.

Dalle parole di Maran, “viviamo nella società più produttiva e prospera della storia umana, ma per qualche motivo perseveriamo in un modello di produzione e consumo che prevede lo sfruttamento fino allo sfinimento di tutte le risorse: naturali e umane. Molte persone vedono un aumento e un’intensificazione dei tempi di lavoro, troppe altre l’esclusione dal lavoro e, spesso, dall’accesso alla società. Aznar la definisce la «società duale, in cui la metà degli individui lavora troppo e l’altra metà non lavora affatto».
È necessario spalmare gli aspetti negativi del lavoro su un numero maggiore di persone e condividerne gli effetti positivi. Ridurre gli orari, e quindi redistribuire il lavoro, significa liberare tempo di vita. L’obiettivo è quello di lasciare spazio anche ad aspetti che non siano dominati dall’economico, spazio cioè a tutto ciò che non risponde alle logiche del mercato e del denaro”.

Maran, con uno stile semplice e diretto e con il supporto di una vasta bibliografia in materia, ha esposto una innovativa proposta che offrirebbe ritmi lavorativi più “umani” e, soprattutto, permetterebbe di riappropriarsi di momenti da dedicare a sé stessi.

In questo volume l’autore è riuscito a superare risposte semplicistiche, spaziando dalla sociologia all’economia alla filosofia fino alla medicina e alla storia.
Per rivedere la presentazione: https://youtu.be/7qyPFm3LN74

Pubblicità
Exit mobile version