Migliaia di visitatori da tutta Italia, un percorso di oltre un chilometro, più di 200 comparse e tredici scene che accompagnano gli spettatori con una ricostruzione minuziosa nella Galilea di 2000 anni fa. Anche la 14esima edizione del "Presepe vivente nei Sassi di...
Basterebbero poche misure per modificare sensibilmente la qualità delle nostre vite. In primis, riequilibrare tempo di vita e tempo di lavoro intervenendo sull’orario di lavoro. È proprio partendo da questi presupposti che Giorgio Maran ha scritto Il tempo non è denaro. Perché la settimana di 4 giorni è urgente e necessaria (Altrimedia Edizioni). Il volume è stato presentato nel pomeriggio dalla casa editrice materana in diretta streaming sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/altrimediaedizioni/ e sul canale You Tube https://www.youtube.com/user/altrimediaedizioni all’interno del cartellone del Maggio dei Libri.
Dopo i saluti della direttrice editoriale di Altrimedia, Gabriella Lanzillotta, l’editore Vito Epifania ha intervistato l’autore. È intervenuta la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein che ha firmato la prefazione.
Dalle parole di Maran, “viviamo nella società più produttiva e prospera della storia umana, ma per qualche motivo perseveriamo in un modello di produzione e consumo che prevede lo sfruttamento fino allo sfinimento di tutte le risorse: naturali e umane. Molte persone vedono un aumento e un’intensificazione dei tempi di lavoro, troppe altre l’esclusione dal lavoro e, spesso, dall’accesso alla società. Aznar la definisce la «società duale, in cui la metà degli individui lavora troppo e l’altra metà non lavora affatto».
È necessario spalmare gli aspetti negativi del lavoro su un numero maggiore di persone e condividerne gli effetti positivi. Ridurre gli orari, e quindi redistribuire il lavoro, significa liberare tempo di vita. L’obiettivo è quello di lasciare spazio anche ad aspetti che non siano dominati dall’economico, spazio cioè a tutto ciò che non risponde alle logiche del mercato e del denaro”.
Maran, con uno stile semplice e diretto e con il supporto di una vasta bibliografia in materia, ha esposto una innovativa proposta che offrirebbe ritmi lavorativi più “umani” e, soprattutto, permetterebbe di riappropriarsi di momenti da dedicare a sé stessi.
In questo volume l’autore è riuscito a superare risposte semplicistiche, spaziando dalla sociologia all’economia alla filosofia fino alla medicina e alla storia.
Per rivedere la presentazione: https://youtu.be/7qyPFm3LN74