Leggings in pelle di Balmain, maglia nera e larga di Balenciaga, stola di volpe argentata sulle spalle, décolleté Louboutin e pochette Prada. Al Fashion alle 23.30, all’Hollywood alle 2.30, rientro a casa verso le 6 e il mattino dopo una coccola alla Spa del Bulgari Hotel. Il giorno dopo ancora, direzione Monaco…
Ebbene sì, Rebecca, la 25enne protagonista di Un’ipotesi di felicità (Cairo), il romanzo d’esordio di Virginia Varinelli, può permettersi tutto questo: outfit con le griffe più esclusive, serate nei locali più in, fine settimana e vacanze nelle mete più ambite. E noi – “comuni mortali” che leggiamo un elenco infinito di capi firmati, accessori costosissimi e mete da sogno – un po’ di invidia inevitabilmente la avvertiamo. Del resto, Rebecca entra da Gucci come la maggior parte di noi da Benetton, indossa in maniera disinvolta Chanel come noi Guess, sale sulla Porsche come noi sulla Yaris, il suo mondo è quello della “Milano da bere” che non si annoia mai e per la quale il più grosso dei problemi è scegliere l’abbigliamento adatto e il locale migliore.
Ma Rebecca, proprio come noi, soffre per amore: ha il cuore infranto quando ritorna a Milano dopo un periodo di studio e lavoro a New York. Qualche cena con le amiche di sempre, la ripresa dello studio per gli ultimi esami all’università e lo shopping compulsivo la aiutano a ritrovare l’entusiasmo quando una sera, al Fashion Cafè, conosce Giulio. Lui sulle prime sembra avere un carattere piuttosto urticante, non è di molte parole e non le fa una buona impressione. Lei però non si rassegna, continua a cercare il grande amore nonostante le sofferenze che le ha causato l’ex. Pian piano Giulio riesce a scalfire la sua corazza, rivelandosi molto diverso dalle apparenze. Complici messaggi sdolcinati, aperitivi, cene e serate nei club di tendenza, tra i due si accende una passione fortissima. Rebecca è persa per quel ragazzo, in un rapporto carico di promesse. Anche gli amici di sempre si rendono conto che la loro è una coppia esplosiva. Solo leggendo ci si accorgerà se Giulio, parafrasando il titolo, è per Rebecca solo “un’ipotesi di felicità”.
Le dinamiche sentimentali, nella trama della Varinelli, non sono mai disgiunte dal contesto fashion, che è la vera e indiscussa anima del romanzo. E non è un caso, considerando che l’Autrice – laureata in Economia, ha il blog The Ugly Truth of V, è diventata volto social di Vanity Fair e Grazia e si è fatta largo nel mondo del fashion e del lifestyle fondando Viridì e Virginia Varinelli Label, di cui è anche creative director – è una top influencer e una fashion designer da mezzo milione di follower: ecco perché il suo libro diventa anche un’utilissima guida capace di dettare la moda. Con uno stile fresco e diretto, Un’ipotesi di felicità è davvero una lettura spensierata e leggera.
Rossella Montemurro