Uno scrittore 70enne pieno di sé con tre ex mogli e quattro figli di età compresa tra i due e i cinquant’anni: tutto ciò che ruota attorno a un nucleo familiare completamente sgangherato e a un uomo dall’ego immenso, viene raccontato dal figlio quindicenne Seymour – battezzato così in onore di J.D.
Salinger, “è il personaggio che si suicida”, sottolinea lo sesso io narrante… – in Un giorno tutto questo sarà tuo (Bompiani), il nuovo romanzo di Lidia Ravera. Protagonisti a tutto tondo, situazioni sopra le righe, dialoghi brillanti: è così che si dipana una trama piacevole fatta di “scene di interni” descritte da un “adolescente disturbato”, come ama definirsi Seymour. In effetti, non ha nessuna delle manie adolescenziali, a partire dai social fino alle ragazze, che proprio non gli interessano. La sua unica passione è la scrittura, vorrebbe scrivere un capolavoro ma senza gli eccessi mediatici raggiunti dal padre, l’illustre Giovanni Sartori. Quest’ultimo, osannato dalla critica e dal pubblico, non ha lo stesso successo nel privato, avendo collezionato mogli diversissime per età e status. La prima, Anna, coetanea di Giovanni, è quella che Seymour preferisce anche se potrebbe essere sua nonna; la seconda, Alison, americana, è la madre biologica del ragazzo mentre la terza, ribattezzata Sintomo (Sinty) per i vari acciacchi, è una trentanovenne in sedia a rotelle con un passato da tossicodipendente. Seymour le scruta, le ascolta, conosce punti di forza e di debolezza e si troverà insieme a loro costretto a tener testa a una serie di accuse di molestie che improvvisamente coinvolgeranno il padre. Con il famoso scrittore nell’occhio del ciclone, il figlio “disadattato” diventerà grande di colpo.
Gli ultimi romanzi della Ravera sono stati dedicati al terzo tempo, in Un giorno tutto questo sarà tuo c’è un notevole salto temporale che non ha minimamente scalfito l’abilità narrativa della scrittrice. Il risultato è un libro godibile, che si legge d’un fiato.
Lidia Ravera è nata a Torino. Giornalista e scrittrice, ha raggiunto la notorietà nel 1976 con il suo romanzo d’esordio Porci con le ali (Bompiani). Ha scritto trenta opere di narrativa; gli ultimi romanzi, Piangi pure, Gli scaduti, Il terzo tempo, L’amore che dura, Avanti, parla sono nel catalogo Bompiani, come la novella autobiografica Tempo con bambina e il racconto La somma di due. Ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione. Nel 2023 ha scritto Age Pride
Rossella Montemurro