Una passione irresistibile, che acceca e confonde. Una passione che supera qualsiasi ostacolo, indifferente ai giudizi su un legame che certo non passa inosservato se nella coppia lei ha venti anni di più. Ancora, madri incomplete, madri mancate, madri per forza e figli alla ricerca della propria identità; il confine sottile e pieno di insidie tra scienza ed etica e le ripercussioni, spesso inimmaginabili, quando quel confine viene meno.
Non è facile racchiudere in poche parole il senso di Tu dentro di me (Love, Compagnia Editoriale Aliberti, prefazione di Dacia Maraini e postfazione di Maurizio De Giovanni) di Emilia Costantini, un romanzo di stretta attualità – la trama ruota infatti attorno al tema della “maternità surrogata” – pubblicato la prima volta nel 2009.
Livia, affascinante quarantenne, è un’affermata giornalista televisiva. In apparenza ha tutto: un uomo che la ama, Giulio, e con il quale sta pensando di sposarsi, e una carriera in ascesa. Una sera, durante un concerto, rimane letteralmente stregata da un musicista: Edoardo, ventenne, figlio “genetico” di Luisa, producer televisiva “capo” dell’emittente privata nella quale lavora Livia.
Il colpo di fulmine tra i due è reciproco e si abbatte con una forza dirompente frantumando ciò che avevano, rispettivamente, costruito. Livia mette in discussione il rapporto con Giulio ed entra in conflitto con Luisa mentre Edoardo entra in crisi con la sua ragazza, Gwen. Sono vinti dall’attrazione e soggiogati da un magnetismo inspiegabile mentre per tutti la loro è una relazione sbagliata, “insana”. E presto il destino li metterà di fronte a una rivelazione sconvolgente.
La vicenda, ispirata ai classici greci, è narrata dalla Costantini con tatto e delicatezza. Come scrive Dacia Maraini nella prefazione, Tu dentro di me è anche “la storia di un azzardo sentimentale, di un buffo e tragico destino fatto di incontri, di silenzi, di cose taciute e tenute nascoste, di errori, di volontà di possesso, di curiosità e sensualità improvvise”.
Dalle parole di De Giovanni, che ha firmato la postfazione: “Livia ed Edoardo hanno da raccontarvi un amore. Un amore nonostante, un amore in salita. Un amore che in quanto amore scompagina, altera e distrugge; un amore che non ha cura di quello che trova sulla sua strada, edificato con fatica e meticolosità in anni di impegno e applicazione, vite alle quali sembra non mancare niente, piene di soddisfazione ed equilibrio. Un amore fatto di passione e di furore, di rabbia e di dolcezza.”
Emilia Costantini, laureata in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza di Roma, è giornalista e critico teatrale del «Corriere della Sera». Ha pubblicato saggi di teatro, è autrice di sceneggiati e romanzi: Tu dentro di me (Aliberti, 2009), tradotto in Spagna e in francese, Oltre lo specchio (Aliberti, 2010), Quel segno sulla fronte (Imprimatur, 2014), Risveglio dal buio (Pellegrini, 2022). È autrice di testi teatrali: Donna-Contro: Oriana Fallaci, interpretata in Italia da Monica Guerritore e a New York da Andrus Nichols; Intervista immaginaria a Marina Berlusconi, impersonata da Laura Lattuada al Todi Festival; I Fratelli De Filippo all’Off/ Off Theatre di Roma; L’ombra di Totò, interpretato da Yari Gugliucci al Teatro Quirino di Roma. Ha pubblicato una biografia di Rodolfo Valentino (rti editore, 2013). È docente di Master all’Accademia Silvio d’Amico. È membro della giuria del Premio Roma Campidoglio e del Premio Achille Campanile. Nel 2021 al Palazzo Reale di Napoli, ha ricevuto il Premio Biagio Agnes per il Giornalismo Romanzi spettacolo.
Rossella Montemurro