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Tricarico, riqualificazione dell’area “Borgo Saraceno”. L’architetto Trabace, progettista: “Rigenerare non vuol dire solo ricostruire le parti di un organismo, ma anche riattivarle in modo che si possano reintegrare nei suoi meccanismi meglio di prima”

Sono terminati i lavori, nel Comune di Tricarico, per la riqualificazione urbana e realizzazione di alloggi da destinare ad edilizia residenziale pubblica nell’area “Borgo Saraceno”. Progettista dell’intervento l’architetto Giuseppe Trabace, capogruppo RTP e direttore dei lavori ingegnere Pasquale Smaldone sotto la guida del responsabile R.U.P. del Comune di Tricarico architetto Vincenzo Grassano.

L’intervento è stato finanziato con i fondi della Regione Basilicata con deliberazione di Consiglio n° 510 del 17/02/2009 approvava il Programma di reinvestimento dei rientri della Gestione Speciale di cui all’art. 10 del D.P.R. 30.12.1972, n° 1036 destinando la somma di € 1.586.000,00 per il recupero di n° 10 alloggi da destinare ad edilizia residenziale pubblica, giusta missiva della stessa Regione Basilicata n°48863/776AG del 10.3.2009, acquisita al prot. n° 3279 in data 16/3/2009. Impresa esecutrice C & P srls in avvalimento con Consorzio Stabile EBG Group con sede in Irsina. Questo intervento di recupero urbano si è potuto realizzare grazie all’impegno di varie amministrazioni comunali (Marsilio, Melfi e Carbone) che, hanno avuto una forte attenzione per il recupero del centro storico di Tricarico. Il progettista architetto Giuseppe Trabace spiega che “l’intervento di rigenerazione urbana di questa parte del “Borgo Saraceno” si può inquadrare come un insieme di strategie ed azioni volte al recupero e alla riqualificazione di uno spazio urbano. Non si limita però solo al lato architettonico, perché il concetto è molto più esteso e coinvolge numerosi aspetti differenti, che implicano la sfera sociale, economica, ambientale e culturale: del resto rigenerare non vuol dire solo ricostruire le parti di un organismo, ma anche riattivarle in modo che si possano reintegrare nei suoi meccanismi meglio di prima. Pertanto, gli obiettivi della rigenerazione urbana così concepita puntano a rendere le città più sostenibili e a misura d’uomo, limitando il consumo del suolo e dando nuova vita alle aree più degradate, così che riescano ad imporsi come spazi di riferimento dal punto di vista socio-culturale, con anche benefici economici. Ovviamente la premessa di tutto questo è l’intervento architettonico su edifici ed ambienti, che risulta fine a sé stesso se non c’è una strategia più profonda dietro. La strategia generale dell’intervento ha puntato al miglioramento delle condizioni di vita – soprattutto delle fasce di utenze deboli – in questo quartiere, attraverso il recupero di un’identità urbana dei luoghi ed il rafforzamento delle attrezzature pubbliche, favorendone l’integrazione con il tessuto residenziale oggetto di interventi di miglioramento e rinnovamento”.

Nel corso della realizzazione di ciascun intervento è stata infatti prevista l’effettuazione di lavorazioni a carattere sperimentale e attività di ricerca finalizzate a innalzare sia i livelli della qualità abitativa, che le potenzialità manutentive e gestionali degli alloggi e degli organismi abitativi.

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